Le malattie che colpiscono il cervello sono tra le più temibili, perché la medicina non ha ancora scoperto del tutto come nascono e come debellarle. Purtroppo, però, le malattie neurodegenerative che colpiscono il cervello sono anche molto diffuse. Le più temute sono senz’altro la demenza senile, il Parkinson e l’Alzheimer.
Come anticipato, i medici non sanno ancora come trattare queste malattie del cervello, con la certezza di avere la meglio. La ricerca, però, continua a sperimentare. Risultati interessanti provengono da uno studio, pubblicato su Archives of Neurology, che ha testato l’effetto di un farmaco antipertensivo sul cervello. Stando ai ricercatori, oltre ad abbassare la pressione alta, questi comuni farmaci rallenterebbero l’Alzheimer migliorando la circolazione sanguigna nel cervello. La scoperta, sebbene attenda conferma dalla comunità scientifica, potrebbe avere un grande valore nella lotta alle malattie del cervello. Vediamo più da vicino quali sono stati i dati ottenuti dai ricercatori.
Oltre ad abbassare la pressione alta, questi comuni farmaci rallenterebbero l’Alzheimer migliorando la circolazione sanguigna nel cervello
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Come riportato sulle pagine dell’Istituto Superiore di Sanità, un’importante ricerca avrebbe scoperto una nuova funzionalità di un comune farmaco contro la pressione alta.
I ricercatori avrebbero scoperto che i farmaci bloccanti recettoriali dell’angiotensina (assunti contro l’ipertensione) possono dare benefici contro l’Alzheimer. Infatti questi farmaci, tendenzialmente usati per abbassare la pressione alta, sembrerebbero ridurre la placca che si forma nel cervello in presenza di Alzheimer. Per arrivare a questi risultati, i ricercatori hanno svolto uno studio minuzioso sui cervelli di alcuni cadaveri di persone malate di Alzheimer. Stando agli esami effettuati sui cervelli di persone che assumevano farmaci contro la pressione alta (come il Losartan), tali farmaci potrebbero rallentare l’effetto dell’Alzheimer. La ricerca è stata poi pubblicata sulla rivista scientifica Archives of Neurology.
Per sconfiggere l’Alzheimer bisogna migliorare la circolazione sanguigna nel cervello?
I ricercatori attendono ancora che la comunità scientifica verifichi le loro scoperte, sottoponendo alcuni pazienti a un trial clinico. Nel mentre, chi ha condotto lo studio avanza l’ipotesi che migliorando la circolazione sanguigna nel cervello si possa tenere a bada l’Alzheimer. I medici, dunque, credono ci sia una relazione tra una buona pressione e circolazione sanguigna e la salute del cervello. Per scoprire se le cose stanno davvero così, bisogna attendere ulteriori conferme. Intanto la ricerca ipotizza una funzione dei farmaci contro la pressione alta nel trattamento dell’Alzheimer.
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