Che siano fresche o essiccate, le erbe aromatiche sono un ingrediente fondamentale nelle ricette di tutti i giorni. In tanti però ancora sottovalutano le proprietà terapeutiche di queste piante, che nei tempi antichi erano invece molto utilizzate per curare vari disturbi.
In questo articolo, concentreremo la nostra attenzione su una particolare erba aromatica nota per le sue proprietà curative: la santoreggia. Infatti, oltre ad abbassare il colesterolo, quest’erba aromatica antiossidante aiuterebbe anche a mantenere il cuore in salute
Una sola pianta, diversi sapori
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La santoreggia, anche nota come “erba pepe”, può essere sia estiva che invernale (montana).
Entrambe crescono e si riproducono in maniera spontanea, soprattutto nelle zone dove vi è una lunga esposizione solare. Si può facilmente reperire nei campi incolti, o si può coltivare in vaso senza troppa fatica.
La differenza tra queste due varietà sta essenzialmente nella struttura e nel sapore.
La satureja hortensis, ossia quella estiva, è una pianta erbacea ed è più piccola rispetto a quella montana. Ha un sapore molto delicato, simile quasi a quella dell’origano e, per questo motivo, è più indicata per insaporire le ricette.
La satureja montana, invece, ha un portamento cespuglioso e possiede dei sentori simili a quelli del limone.
Rispetto a quella estiva, questa varietà è molto resistente alle temperature rigide dell’inverno, anche al di sotto dello zero.
Tuttavia, oltre ad abbassare il colesterolo, quest’erba aromatica antiossidante aiuterebbe anche a mantenere il cuore in salute
Parlando invece dei benefici per la salute, quest’erba aromatica potrebbe essere un vero toccasana per vari disturbi.
Come riportano alcune ricerche, la santoreggia estiva è fonte di sali minerali, importanti per la salute del cuore, dei globuli rossi e delle ossa. Inoltre, è un concentrato di antiossidanti e fibre che aiuterebbero a tenere a bada i livelli di colesterolo nel sangue.
Oltre a questo, essa contiene numerose vitamine, come quelle del gruppo A, C e B6, che sono alleate formidabili del metabolismo.
La santoreggia estiva, tuttavia, potrebbe rallentare la coagulazione del sangue e quindi aumentare i rischi di emorragie. In questo caso, è bene avvisare il proprio medico in caso di interventi, o per valutare l’associazione con altri farmaci.
Per quanto riguarda la santoreggia invernale, invece, potrebbe favorire la diuresi e la vasodilatazione. Essa potrebbe interferire con l’assunzione di litio, contenuto ad esempio in alcuni farmaci utilizzati per trattare malattie psichiatriche.
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