Oltre a pulire il forno dovremmo fare attenzione a questo attrezzo che usiamo ogni giorno in cucina perché sarebbe un covo di batteri

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“La cucina è il cuore della casa”, un antico modo di dire per descrivere questa stanza che pulsa di energie. Tra le sue quattro mura trascorriamo tantissimo tempo, impegnati con chiacchere, successi gastronomi e qualche incidente di percorso.

Per preparare le nostre pietanze, cavalli di battaglie, esperimenti o pranzi e cene al volo, ci serviamo ormai di tantissimi strumenti, più o meno tecnologici. Questi, però, a differenza di tutto il resto dell’arredo domestico, vivono a stretto contatto con il cibo che poi finirà nel nostro corpo. Per questo motivo dovremmo essere particolarmente attenti in fatto d’igiene, pulendo a fondo ogni strumento che scende in campo.

Un elettrodomestico sfruttatissimo

Solitamente al centro di tutti i nostri pensieri si trova proprio il forno, ostico da pulire perché pieno di angoli bui e di accessori, come griglie e doppio vetro. Togliere le incrostazioni, però, non sarebbe solo una questione estetica.

Infatti, ciò permetterebbe di cuocere i cibi in un ambiente privo di qualsiasi eventuale traccia di sporcizia, che potrebbe anche bruciacchiarsi e creare cattivo odore.

Tuttavia, nonostante il forno sia tra gli elettrodomestici che più si sporcano e che più puliamo, dovremmo focalizzare la nostra attenzione anche su un altro componente della cucina. Infatti, quest’utensile, d’uso quasi giornaliero, spesso viene sottovalutato ma potrebbe diventare il perfetto nascondiglio di germi, batteri e muffe.

Oltre a pulire il forno dovremmo fare attenzione a questo attrezzo che usiamo ogni giorno in cucina perché sarebbe un covo di batteri

Fondamentale per affettare, tritare e spezzettare qualsiasi alimento, il bellissimo e classico tagliere di legno avrebbe bisogno di qualche accortezza in più in ambito pulizia.

Il legno, come il teak o il bambù, è molto presente in cucina e si utilizza per dare forma ai taglieri perché sarebbe un materiale:

  • super resistente al calore;
  • praticamente indeformabile.

Nonostante ciò, sarebbe facile preda dell’umidità che potrebbe far sviluppare su tutta la superficie muffe e batteri. Inoltre, il legno anche se duro non è inscalfibile e con lame e punte del coltello potremmo creare piccoli solchi e tagli anche impercettibili.

Proprio in queste fessure potrebbero svilupparsi altri batteri e germi che potrebbero attaccarsi ai vari alimenti che poi ingeriamo. Allora, oltre a pulire il forno in maniera maniacale, cercando mille e più rimedi anche fai da te, da oggi dovremmo prestare molta attenzione anche al tagliere in legno.

Trucchi per evitare rischi

Per cucinare in maniera sicura utilizzando questo utensile potrebbero tornarci utili alcuni pratici suggerimenti.

Innanzitutto, dopo averlo sporcato dovremmo sempre lavarlo a fondo, dimenticandoci di quella passata veloce con pezza o strofinaccio.

Al contrario, potremmo utilizzare un sapone ecologico antibatterico oppure, laddove fosse possibile, metterlo in lavastoviglie.

Prima di riporlo nel cassetto dovremmo farlo asciugare alla perfezione, tenendolo circa un’oretta all’aria aperta. In questo modo non daremo all’umidità la possibilità di prendere campo.

Infine, un ultimo consiglio sarebbe quello di cambiarlo spesso, soprattutto quando la superficie inizia a essere piena di graffi e solchi.

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