Prendersi cura di una persona con Alzheimer richiede grande impegno per gestire il progressivo deterioramento cognitivo a cui l’ammalato va incontro. Essa fa parte del più ampio quadro delle demenze che si caratterizzano per una graduale perdita di molte delle funzioni cerebrali della persona che ne soffre. I dati epidemiologici più recenti denunciano una generale crescita dell’incidenza di simili malattie principalmente nella popolazione anziana. Simili dati fanno capire quanto sia importante offrire delle tutele non solo sul piano sanitario, ma anche su quello economico e previdenziale.
Tale regola vale non solo per la persona colpita dal morbo, ma anche per parenti o persone care che se ne prendono cura. In tale prospettiva, sono già diverse le garanzie sulle quali molti beneficiari possono contare. Difatti oltre a Legge 104 e accompagnamento i familiari del malato di Alzheimer possono richiedere quest’agevolazione economica dall’INPS.
Cosa succede quando si presentano delle malattie neurodegenrative
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Le malattie che coinvolgono il sistema nervoso sono piuttosto complesse e non sempre facili da individuare. Per questo motivo è fondamentale porre attenzione a quelli che si manifestano come mutamenti innocui o privi di significato. In un precedente articolo abbiamo spiegato che il cervello sta rallentando e perde colpi in chi sbaglia a leggere queste comuni parole. Laddove si certifichi la presenza di una malattia invalidante, è possibile richiedere dei sussidi specifici all’INPS. Non è solo il malato d’Alzheimer a beneficiare di determinati sussidi, ma l’INPS paga subito assegni mensili anche a chi soffre di altre patologie neurologiche.
Tra questi possiamo annoverare la pensione d’invalidità, l’assegno di accompagnamento o i permessi Legge 104 per il familiare caregiver. Laddove sussistano i requisiti che prevede la normativa relativamente a ciascuna delle agevolazioni indicate, l’interessato può prestare istanza all’INPS per l’ottenimento del beneficio. In quest’ottica, è utile sapere che è possibile anche quest’anno fruire di un’agevolazione che interessa principalmente il piano previdenziale.
Oltre a Legge 104 e accompagnamento i familiari del malato di Alzheimer possono richiedere quest’agevolazione economica dall’INPS
La Legge di Bilancio 2022 ha operato alcuni interventi in ambito previdenziale, alcuni dei quali confermano con specifiche estensioni l’APE sociale. I lavoratori che intendono fruire di tale agevolazione possono maturare i requisiti fino al 31 dicembre di quest’anno. Tra i potenziali beneficiari si rilevano anche i caregivers. Si tratta di familiari che al momento della richiesta assistono da almeno 6 mesi il coniuge o parente di primo grado convivente. Quest’ultimo si identifica come soggetto con handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge n. 104/92.
Il familiare caregiver del malato di Alzheimer con Legge 104, se ha 30 anni di contributi ed almeno 63 di età, potrebbe richiedere l’APE sociale.
Tale trattamento si configura come una sorta di assegno ponte che accompagna il pensionato fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Possono presentare domanda i lavoratori dipendenti privati o pubblici, gli autonomi o i parasubordinati iscritti alla Gestione Separata INPS. In tale maniera, si concederebbe la possibilità al caregiver di uscire prima dal mondo del lavoro per prendersi cura del familiare ammalato.
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