Oltre a colesterolo e trigliceridi sarebbe questo killer silenzioso ad aumentare il rischio di infarto e ictus

colesterolo

Ad oggi la prima causa di morte in Italia è collegata alle malattie cardiovascolari. Contrariamente a quanto si pensi, infatti, questo triste primato non è riconducibile alle patologie di natura neoplastica. Per questa ragione il comparto medico si batte a gran voce per una maggiore tutela della salute cardiovascolare, anche se spesso facciamo finta di non sentire.

Non sempre infatti siamo così attenti alla cura della persona e a limitare eccessi e atteggiamenti che potrebbero risultare nocivi. Su tutti, il ben noto fumo di sigaretta, il consumo di alcolici e i livelli fuori portata di colesterolo e trigliceridi.

Oltre a colesterolo e trigliceridi sarebbe questo killer silenzioso ad aumentare il rischio di infarto e ictus

Per quanto riguarda i livelli di colesterolo abbiamo più volte ribadito l’importanza di una sana alimentazione. Una dieta sregolata ricca di grassi e povera di fibre potrebbe risultare una vera condanna per la salute del cuore. Livelli troppo alti di colesterolo, infatti, potrebbero condurre ad un deposito di grasso nei vasi sanguigni ed alla formazione delle cosiddette placche aterosclerotiche. La formazione di questi depositi concorre al restringimento dei vasi sanguigni e, nel caso di occlusione, a ictus e infarti. Purtroppo questa condizione, definita ipercolesterolemia, non dà sintomi se non eventualmente dei particolari segni attorno agli occhi. In caso di dubbi, rimane tuttavia imprescindibile un esame specifico e un consulto con il proprio medico curante.

Eppure dalla Fondazione Britannica del Cuore, sembrerebbe che oltre a colesterolo e trigliceridi anche un’abitudine diffusa aumenti il rischio di episodi cardiovascolari.

Non più di un’ora

Da uno studio pubblicato sulle pagine di Fondazione Veronesi sembra che ad aumentare il rischio di infarto e ictus sia il tempo trascorso davanti alla televisione. Lo studio ha seguito per 12 anni circa mezzo milione di soggetti valutandone la predisposizione genetica a problemi cardiaci.

I risultati della ricerca avrebbero dimostrato che, indipendentemente dalla predisposizione genetica, ad aumentare il rischio di infarti sarebbe proprio il tempo davanti alla TV.

Confrontando i vari soggetti, infatti, risulterebbe che chi passa meno di 4 ore davanti al televisore ridurrebbe il rischio del 6%, mentre sotto un’ora, addirittura del 16%.

La ragione non è collegata direttamente all’elettrodomestico quanto alle sue conseguenze, ovvero uno stile di vita sedentario e malsano. I soggetti che guardano di più la televisione lo fanno di sera, dopo cena, aumentando i livelli di lipidi e glucosio nel sangue. Ulteriore aspetto da considerare sono gli snack davanti ai programmi preferiti, spesso ricchi di grassi e sale.

Cosa fare?

Questo non significa che sia vietata la televisione, piuttosto gli esperti raccomandano di utilizzare in modo più costruttivo il proprio tempo. Meglio dunque mettere da parte il telecomando e dedicarsi con più costanza ad una sana attività fisica ed una migliore alimentazione.

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