La pressione fiscale in Italia è pesantissima. I cittadini, infatti, sono chiamati a versare numerose tasse e imposte che assorbono gran parte dei loro stipendi. Si pensi, infatti, che da inizio anno e fino ai primi di giugno il lavoratore guadagna solo per pagare le tasse. Oltre 5 mesi di retribuzione, quindi, sono assorbiti dalla miriade di tasse che lo Stato impone.
Dal canone Rai al bollo auto, dall’IRPEF all’IVA, queste sono solo alcune delle imposte di ordinaria amministrazione in Italia. Quello che non tutti sanno, però, che ce ne sono anche altre, assurde. Oltre a canone RAI e IRPEF i cittadini italiani sono chiamati a pagare tasse fastidiose che, se eliminate porterebbero la pressione fiscale al di sotto del 40%. A tal proposito si parla, diffusamente, della possibilità di eliminare l’abbonamento della televisione di Stato dalla bolletta dell’energia elettrica. Ma scopriamo le altre tasse assurde.
In Italia, oltre alle ordinarie, ci sono anche molte voci improbabili
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Un modo di dire per rappresentare metaforicamente il Fisco dice che a breve saremo chiamati a pagare anche l’aria che respiriamo. Anche se non siamo ancora arrivati a questi livelli, dobbiamo dire che ci siamo molto vicini. Esiste, infatti, una tassa sui ballatoi. Istituita nel 2008 dal comune di Agrigento, viene pagata solo dai condomini che hanno i ballatoi sulla pubblica via.
Ma non basta. Si paga una tassa sui gradini per quelle case che hanno, appunto, le scale di ingresso sulla strada pubblica. O ancora la tassa sui funghi che deve essere pagata da coloro che richiedono permessi per raccoglierli. E come se non bastasse si deve pagare anche la tassa sull’ombra. Dovuta dai proprietari di casa che hanno balconi che fanno ombra sui marciapiedi pubblici. O dai commercianti che hanno tende esterne che fanno ombra, appunto, sulla pubblica via.
Oltre a canone RAI e IRPEF l’Agenzia delle Entrate prevede anche il pagamento di queste assurde tasse
Anche se quelle che abbiamo appena elencato sembrano già tasse abbastanza improbabili, il bello deve ancora venire. E’ stata estorta ad un albergatore di Desio anche una tassa sul tricolore. Che non esiste. Per errore per 4 anni allo sfortunato albergatore è stata richiesta una tassa di 178 euro circa per esporre la bandiera italiana e quella dell’Europa.
Anche se la tassa sul tricolore non esiste, ce ne sono altre altrettanto discutibile. Come quella sul morto. Il certificato di constatazione del decesso che rilascia il medico della ASL, costa 35 euro, Ed è una certificazione obbligatoria. Per non parlare, poi, della tassa sui cani, già in voga in epoca fascista, e ripresa dal Governo Gentiloni. Si tratta di una quota annuale che i proprietari di cani devono pagare e che varia in base alla taglia dell’animale.
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