Oltre a basilico e rosmarino, coltiviamo in vaso e nell’orto questa pianta aromatica che è utile in cucina e contro la cattiva digestione

piante aromatiche

Coltivare le piante aromatiche significa circondarsi di aromi sempre freschi e a chilometro zero, utilissimi in cucina per insaporire praticamente tutte le pietanze custodite nei nostri ricettari. Solitamente, le immancabili nel nostro angolo degli odori sono il rosmarino e il basilico. Il primo sarebbe ideale anche per chi non è esperto di coltivazioni perché particolarmente resistente agli attentati di un mancato pollice verde. Il secondo, invece, sarebbe più difficile da mantenere, molto più delicato e bisognoso di particolari attenzioni per evitare ingiallimento o appassimento. Tuttavia, al di là di queste veterane tra le piante aromatiche, ne potremmo coltivare un’altra poco conosciuta, facilissima da mantenere in vita e che sarebbe anche ricca di benefici.

Oltre a basilico e rosmarino, coltiviamo in vaso e nell’orto questa pianta aromatica che è utile in cucina e contro la cattiva digestione

Ideale da tenere in vaso o da piantare in piena terra, questa pianta inonderà balcone e orto di un profumo inebriante. Stiamo parlando del finocchietto selvatico, naturalmente parente del finocchio e cioè di quell’ortaggio sempre spettinato e dalle carnose foglie bianche. Però, l’aspetto del finocchietto selvatico è molto diverso, simile ad una pianta cespugliosa, con foglie aghiformi e infiorescenze gialle. Il sapore, invece, è simile e infatti entrambi conservano quel retrogusto di anice nonostante il finocchietto sia molto più delicato.

Questa pianta aromatica è una vera alleata in cucina e si potrebbero utilizzare sia le foglie sia i gambi più teneri, cotti o crudi. Con questi possiamo realizzare un pesto, una frittata oppure usarli per insaporire legumi, carne e pesce. Anche i suoi semi, poi, avrebbero innumerevoli utilizzi, per esempio insaporire pane, grissini e insalatone, e importanti benefici per il nostro organismo. Innanzitutto, avrebbero proprietà digestive e carminative e promuoverebbero un buon funzionamento del metabolismo. Inoltre, sarebbero ricchi di vitamine, minerali e altre sostanze dall’azione antiossidante.

Coltivazione in vaso o nell’orto

Quindi, oltre a basilico e rosmarino, da oggi, potremmo arricchire il nostro angolo verde dedicato alle aromatiche con questa pianta profumata, gustosa e benefica. Il finocchietto selvatico sarebbe una pianta relativamente rustica, bisognosa di poche e semplici cure. Gradirebbe un’esposizione ben soleggiata e riparata dal vento. Inoltre, essendo una pianta mediterranea, temerebbe particolarmente il freddo e le gelate. Il terreno dovrebbe essere ricco di sostanze organiche, drenante e non eccessivamente compatto. Per quanto riguarda l’irrigazione non avrebbe bisogno di tanta acqua ma dovremmo fare attenzione a due aspetti:

  • evitare di far seccare eccessivamente il terreno;
  • dare l’acqua in assenza di Sole, nelle prime ore del mattino o dopo il tramonto.

Per quanto riguarda la raccolta, foglie e fusti si potrebbero prelevare in qualsiasi stagione, ad eccezione dell’inverno, e i semi verso fine agosto. Infine, per chi decidesse di coltivarlo nel proprio orticello, il finocchietto selvatico potrebbe essere messo accanto a:

  • patate;
  • cipolle;
  • piselli;
  • lattughe.

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