Il latte non manca (quasi) mai dalle tavole degli italiani, a colazione. Che, però, stanno attenti anche alla dieta e, quindi, anche nella scelta del latte si fanno condizionare. C’è chi lo beve tranquillamente intero e chi, invece, lo preferisce parzialmente scremato pensando faccia più bene. Ma ecco la verità sul latte.
Per chi non è intollerante al latte, le linee guida alimentari consigliano, ogni giorno, di berne tre porzioni da 125 ml ciascuna. Che possono essere divise tra latte e yogurt. Facendo attenzione a non abusarne, perché berne tutti i giorni tanto, ad esempio un paio di litri, potrebbe, in alcuni casi, provocare dei disturbi.
Ad esempio, bruciore e reflusso gastroesofageo, aumentando il quantitativo di succhi gastrici nello stomaco. Insomma, come sempre, non dovremmo mai abbondare con il cibo, ma seguire le linee guida. È indubbio, però, che il latte sia un alimento che fa bene, di base, ed è adatto per ogni età.
Il problema, a volte, non è il latte, ma quello che ci mangiamo insieme
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Non solo bambini e adolescenti, dunque, ma anche adulti. Basti pensare al calcio contenuto che è un ottimo alleato per combattere l’osteoporosi, in particolare per le donne che sono andate in menopausa. E quanto è utile il latte anche in cucina. Si è detto della dose giornaliera, ma più si diventa adulti o anziani e più dovremmo fare attenzione. Ad esempio, va benissimo una bella tazza a colazione o un bicchiere di latte prima di andare a nanna. Senza esagerare, insomma.
Se con 200 cl di latte assumiamo 120 calorie e a queste aggiungiamo i biscotti e lo zucchero, capiamo che l’apporto calorico sarà sicuramente maggiore. Insomma, oggi è meglio far colazione con una tazza di latte, ma facendo bene attenzione al suo accompagnamento.
Ecco quali sono le proprietà di un bicchiere di latte
Abbiamo detto del calcio, che è una delle sue proprietà fondamentali. Non solo. Il latte è anche ricco di vitamina D. E vi troviamo anche grassi di origine animale, così come zuccheri e proteine. E veniamo al problema oggetto dell’articolo. Meglio bere un bicchiere di latte intero o parzialmente scremato?
Vediamo, prima di tutto, la differenza che, magari, non tutti conoscono. Quella fondamentale è che, durante la produzione, in particolare dopo la mungitura, il latte parzialmente scremato viene privato della componente lipidica. In pratica, si separa la panna. Una volta omogeneizzata, la panna viene miscelata ancora col latte, ma i grassi contenuti sono inferiori.
Oggi è meglio far colazione con una tazza di latte con meno grassi?
In questo modo, il latte parzialmente scremato, rispetto a quello intero, risulta più digeribile. E ha meno colesterolo di quello intero. Cosa fondamentale è che anche il latte parzialmente scremato offre un apporto completo dal punto di vista nutrizionale. Non mancano, insomma, proteine, minerali, zuccheri e vitamine, ma in quantità inferiori.
In pratica, il latte intero è più nutriente di quello parzialmente scremato. Stiamo parlando di una riduzione leggera, tra i due, del valore nutritivo. Diciamo che chi fa dieta o sport dovrebbe preferire il parzialmente scremato e non solo perché, alla base, è più difficile da digerire. Idem con problemi vascolari o di colesterolo. Come si vede, ci sono pro e contro in entrambi i tipi di latte.