Offerte lavoro di domani: lo smart working?

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Dalle Borse e dai mercati finanziari all’economia reale, il passo è stato più breve del previsto. A un mese e passa di emergenza Covid-19 l’impatto sul mondo del lavoro è stato immediato e incisivo. E questo malgrado “la fortuna” che di norma i danni all’economia  giungano sempre in ritardo rispetto ai crolli dei listini azionari. Le offerte lavoro di domani: lo smart working potrà essere la soluzione giusta? La direzione verso cui guardare e il nostro prossimo banco di prova? È probabile. La storia è un panta rei, il mondo un divenire, popoli e produzioni un incessante rinnovarsi. Perché mai allora non dovrebbe mutare anche il modo di fare lavoro?

L’esempio delle scuole

Dunque, il quesito è se per le offerte lavoro di domani lo smart working ne costituisce la direzione. È ancora presto per dirlo, ma in parte alcuni universi sembrano aver intrapreso la marcia. Tipo il mondo della scuola, almeno per le fasce da una certa età in poi. Ora, è innegabile che la didattica migliore si faccia solo a scuola, quella di mattoni. I ragazzi apprendono un certo “senso del dovere”, socializzano, vivono nel mondo vero e non sull’etere. E poi i genitori debbono andare al lavoro sereni. Ma le lezioni e i programmi non possono fermarsi a lungo e quindi ci si organizza a distanza. Interrogazioni, lezioni, didattica in qualche modo tamponano l’emergenza e offrono una via d’uscita. Un modello da studiare.

Uffici della pubblica amministrazione o delle aziende

Ci chiediamo se per le offerte lavoro di domani, lo smart working potrà essere la soluzione? Assisteremo a questi tipi di ricerche di personale da parte della Pubblica Amministrazione, ossia gente disposta a svolgere le loro mansioni da casa? Al momento un simile scenario non sembra proprio dietro l’angolo. La macchina pubblica si muove sempre lentamente e soprattutto con enorme ritardo sui tempi. Quindi su questo fronte potrebbero non giungere grosse novità. Diverso invece il caso delle aziende private: per esse è un fatto di produttività. Ossia se il valore generato dalla risorsa umana al proprio domicilio è maggiore dei costi, perché no? In tal caso sarà anche la bravura di chi cerca lavoro a segnare un solco. E ad abbattere eventuali dubbi e/o impreparazioni delle imprese ad organizzarsi nel lavoro a distanza.

Il mondo dei liberi professionisti

Discutiamo ancora delle offerte lavoro di domani: lo smart working sarà la soluzione? Sicuramente la risposta più convincente al riguardo sta provenendo dal mondo dei liberi professionisti. Il loro essere pragmatici, flessibili e mutevoli li rende perfetti nella mission. Saranno loro a sostenere la domanda di lavoro del futuro? E quindi a lanciare campagne di reclutamento del personale in chiave smart working? Assisteremo a reti di avvocati o di commercialisti o di geometri o consulenti del lavoro che cercheranno lavoratori disposti a lavorare in rete? Potrebbe. Del resto hanno il dono di saper intercettare, leggere e anticipare capire le dinamiche del mercato. Il loro pragmatismo, intriso di duttilità operativa, merita un’attenzione speciale. Perché potrebbero segnare se non il futuro, almeno un forte trend.

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