Occupazione USA: dati in equilibrio

Disoccupazione USA, lavoratori

 Dopo un accenno di dati macroeconomici americani scarsini, che potevano fare intendere un rallentamento, oggi i dati sull’occupazione hanno dato ulteriore riprova che è tutto ok.

Parliamo del risultato complessivo e bilanciato di una serie di numeri che in qualche caso hanno battuto le attese mentre in altri casi non vi sono riusciti.

Ma comunque senza generare allarmi di alcun genere.

Vediamoli.

Tabella principali dati macroeconomici americani di giornata

    Retribuzione oraria media (annuale) (Annuale) (Giu) 3,1% 3,2% 3,1%
    Salario orario medio (Mensile) (Giu) 0,2% 0,3% 0,3%
    Buste paga del settore manifatturiero (Giu) 17K 2K 3K
    Buste paga del settore non agricolo (Giu) 224K 160K 72K
    Libri paga non agricoli privati (Giu) 191K 153K 83K
    Tasso di disoccupazione (Giu) 3,7% 3,6% 3,6%

Notiamo che a livello di costo del lavoro le retribuzioni e i salari aumentano ma meno delle attese.

Siamo comunque su livelli accettabili sia per le aziende che per il lavoratori.

Sale in tasso di disoccupazione

Piuttosto l’occupazione segna una mini battuta d’arresto sul tasso della percentuale di disoccupati che si posiziona a +3.7% sopra il consensus a +3.6%.

Ma è dato che comunque rimane in prossimità dei minimi storici.

E, anche ammesso che gli si voglia dare la lettura più pessimistica,trattasi di numero totalmente compensato dai dati sulle buste paga.

Occupazione USA: in crescita le buste paga

A livello di occupazione USA infatti giungono buone notizie sul fronte delle nuove buste paga.

Il settore manifatturiero batte nettamente le aspettative con un 17K contro attese a 2k! E con il precedente a 3k…

Il dato ancora più significativo risulta quello delle buste paga del settore non agricolo che si impennano a 224k, dato eccellente.

Il consensus era a 160k ed eravamo reduci da un precedente a 72k che aveva fatto storcere il naso a diversi analisti.

FED tranquilla, tassi fermi

Tutti dati che confermano la bontà delle scelte attendiste della FED che non sarà certo tentata di muovere i tassi di interesse.

E questo almeno fintanto che i dati occupazionali rimarranno serrati nella fascia altissima delle specifiche serie storiche.

Per dire… cosa dovrebbe fare allora il Canada dove l’occupazione proprio oggi ha segnato un deludente -2.2K versus +10K atteso e 27.7K del mese scorso?

Powell ha saputo brillantemente togliere dal vocabolario 2019 la parola rialzi ma certamente non trova motivi fondati per passare dallo stand- by attuale e vincente a una fase espansiva di tagli.

E chi può dargli torto?