A stare allo scadenzario fiscale di maggio, possiamo tranquillamente dire che i primi due giorni del mese saranno agrodolci. Dopo la domenica di festa anche per via della ricorrenza (Festa del Lavoro) arriva una valanga di appuntamenti con il Fisco. Troviamo infatti versamenti, dichiarazioni, comunicazioni, adempimenti contabili, domande/istanze.
Precisiamo che in qui ne citiamo solo alcune, aventi tutte un minimo comune denominatore: scadono il 2 maggio. A titolo di esempio abbiamo già visto che lunedì scade l’obbligo per alcuni pensionati di inviare questa comunicazione all’AdE.
Continuiamo a vederne delle altre, pertanto occhio alla raffica di scadenze fiscali dopo il Primo maggio.
L’imposta di registro sui contratti d’affitto
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Partiamo dal versamento dell’imposta di registro sui contratti di affitto e locazione (alcuni rendono fino all’8% annuo), nuovi o rinnovati, avuti ad aprile. La scadenza non vale per chi registra telematicamente il contratto (si versa all’atto stesso della registrazione) e nel caso di affitto abitativo in regime di cedolare secca.
L’imposta si paga tramite F24 Elide, obbligatoriamente online per le partite IVA e a scelta (online o intermediari abilitati) negli altri casi.
Una raffica di scadenze fiscali per lunedì 2 maggio
Presentiamo adesso una miscellanea di scadenze fiscali molto importanti:
- scade il termine per le rettifiche di eventuali errori riguardanti le iscrizioni negli elenchi del 5X1.000;
- una sfilza di soggetti diversi (banche, SIM, ENAC, Comuni, uffici pubblici, etc) devono procedere con le rispettive comunicazioni all’Anagrafe tributaria;
- va versata la seconda rata bimestrale dell’imposta di bollo virtuale relativa alla dichiarazione presentata entro lo scorso gennaio;
- scade la seconda rata trimestrale di 23,93 euro del canone RAI per uso privato a carico di alcuni contribuenti. Ossia per quelli a cui non è possibile procedere con l’addebito dell’importo sulle fatture di fornitura elettrica;
- scade l’obbligo di presentare gli elenchi Intra-12 sugli acquisti intracomunitari (a marzo) di beni registrati. Vanno indicati gli estremi del versamento e l’ammontare dovuto. L’obbligo incombe sugli enti non commerciali e sugli agricoltori esonerati;
- scade il pagamento dell’imposta di bollo su atti, registri e altri documenti informatici fiscalmente rilevanti (tranne le e-fatture) riferiti al 2021. La scadenza vale per i contribuenti obbligati a tali adempimenti che hanno chiuso l’esercizio al 31-12-2021. Il versamento va fatto online (F24 o F24-Ep per gli Enti pubblici) e in unica soluzione e il codice tributo è il 2501.
Occhio alla raffica di scadenze fiscali in arrivo dopo il Primo maggio tra cui la rata del canone RAI di 23,93 euro e questo rimborso IVA
Un altro fronte di scadenze riguarda l’IVA, e precisamente questi 3 appuntamenti:
- i rimborsi infrannuali dell’IVA, a beneficio dei contribuenti in possesso dei requisiti di Legge per la relativa richiesta. L’ordinamento concede loro facoltà di scelta tra il rimborso o l’utilizzo in compensazione. La richiesta va fatta online o tramite intermediario abilitato;
- la presentazione della dichiarazione IVA 2022 circa l’anno di imposta 2021. La scadenza coinvolge chi svolge attività d’impresa o artistiche o professionali, i titolari di partita IVA. I soggetti abilitati ai servizi telematici possono provvedere in autonomia (tramite Fisconline o Entratel). Negli altri casi attraverso gli intermediari abilitati;
- infine troviamo l’obbligo di versamento dell’IVA intracomunitaria per gli acquisti intracomunitari del mese di marzo. L’avviso riguarda gli enti non commerciali (passivi e non d’imposta, limitatamente agli acquisti fatti nell’esercizio di attività non commerciali) e gli agricoltori esonerati. L’imposta va versata tramite modello F24 indicando il codice tributo 6043 (per le P.A. il codice è 622E, sul modello F24Ep).
In chiusura ricordiamo che quella su esposta è solo una sintesi delle principali scadenze fiscali del 2 maggio.
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