Nei pagamenti in contanti i rischi sono dietro l’angolo. Infatti oltre alle banconote false che potrebbero rifilarci, potremmo incappare anche nella seguente situazione. Ecco cosa sapere e come fare.
Avere un conto corrente in banca o alla Posta è ormai uno strumento fondamentale per gestire il proprio denaro. I servizi offerti dal conto corrente sono davvero numerosi, come l’accredito dello stipendio, carte di credito o di debito, domiciliazione delle bollette. Chi ha un conto corrente può versare e prelevare in qualsiasi momento le somme di cui ha bisogno, rispettando ovviamente i limiti imposti dalla legge.
Ad esempio, per evitare segnalazioni i privati devono prestare attenzione anche ai prelievi che non devono superare la soglia di 10.000 euro in un mese. Ad ogni modo nonostante l’utilizzo sempre più frequente della moneta elettronica, il pagamento in contanti continua ad essere uno strumento predominante. La maggioranza dei nostri pagamenti quotidiani è effettuata mediante monete o banconote. Inoltre tanti utilizzano i contanti per controllare maggiormente i livelli di spesa, evitando di andare in rosso. Infatti è dimostrato che l’utilizzo della carta di credito espone più facilmente a tali rischi, inducendoci talvolta a spendere di più e con troppa facilità.
Attenzione a quando ci vengono rifilate queste banconote
Indice dei contenuti
L’utilizzo dei contanti è sicuramente utile per una grande fetta di cittadini, tuttavia i rischi sono dietro l’angolo. Si potrebbe rischiare infatti di ricevere banconote o monete false e rischiare multe da 1.032,00 euro. Le più comuni sono quelle da 20, 50 e 2 euro ed è importante toccarle, guardarle on controluce e muoverle per riconoscerle. Ma oltre a monete e banconote false, potrebbe capitare che ci vengano rifilate banconote macchiate d’inchiostro. Esistono dispositivi antifurto che si attivano quando qualcuno cerca di forzare la cassaforte di uno sportello ATM o di veicolo adibito al trasporto di valori.
Pertanto le banconote imbrattate di inchiostro potrebbero essere il provento di una rapina. In particolare quando una banconota è macchiata da tali dispositivi, l’inchiostro lascia tracce più evidenti sui bordi. Ciò in quanto l’inchiostro generalmente scorre dai bordi verso la parte centrale. I colori solitamente utilizzati sono rosso, nero, blu, verde e viola. Inoltre, in caso di utilizzo di sostanze chimiche per eliminare le macchie, si producono reazioni chimiche che possono alterare i colori originali della banconota, danneggiarla. Addirittura, in alcuni casi, possono far scomparire elementi di sicurezza.
Occhio ai versamenti in banca o alle Poste di queste banconote
Se ci vengono rifilate banconote imbrattate d’inchiostro cosa fare? Come dovremo comportarci? La Banca d’Italia sul suo portale web mostra immagini raffiguranti questo tipo di banconote. Nel caso in cui ci venga offerta una banconota macchiata da tali dispositivi, dovremo rifiutarla e chiederne un’altra in sostituzione. Qualora se ne venga comunque in possesso, occhio ai versamenti in banca alle Poste di queste banconote che potrebbero essere proventi di furto o rapine. Dovremo consegnarla in banca o presso una delle Filiali della Banca d’Italia, fornendo tutte informazioni sulla sua provenienza. La banca trasmetterà la banconota alla Banca d’Italia che la inoltrerà all’Autorità competente per le indagini. La normativa europea dispone che tutte le banche che ricevono tali banconote dai propri clienti dovranno richiedere informazioni sulla loro provenienza. Nonché trasmetterle alla Banca Centrale Nazionale. Pertanto, quando paghiamo in contanti e ci danno il resto, occhio!