Occhio a queste 4 tipologie di pentole potenzialmente tossiche da sostituire con alternative sicure

padelle

L’attenzione alla cucina sana, la ricerca di ingredienti non trattati e provenienti da agricoltura biologica, sono ottime abitudini che stanno prendendo sempre più piede.

Stanno tornando di moda anche le ricette della cucina povera, quella dei nostri nonni e della tradizione culinaria italiana, fatta di alimenti genuini.

Se da un lato però l’attenzione alla qualità degli ingredienti è fondamentale, dall’altra anche gli strumenti che utilizziamo per cucinare meritano di essere scelti con cura.

Esistono infatti dei tipi di pentole che, in nome dell’economicità, dell’anti-aderenza e del tipo di cottura sono più utilizzate di altre.

Tuttavia il rischio di incappare in padelle che, con l’usura o ad alte temperature, possono rilasciare sostanze nocive per la salute è piuttosto alto.

Vediamo dunque di quali pentole parliamo e con quali altre possiamo invece cucinare gustose pietanze in tutta sicurezza.

Occhio a queste 4 tipologie di pentole potenzialmente tossiche da sostituire con alternative sicure

Pentole in Teflon

Per assicurare l’anti-aderenza delle pentole in Teflon viene utilizzato un rivestimento composto da un polimero plastico, il PTFE, che ad altissime temperature può rilasciare tossine.

Esiste un’intossicazione dovuta a questi fumi che ha addirittura un nome, ed è chiamata “influenza da Teflon”.

In alternativa si possono scegliere le pentole in ghisa; sicure e indistruttibili, si trovano in commercio anche nella versione anti-aderente.

Pentole in alluminio

Quasi sempre le pentole in alluminio sono rivestite, rendendole ad un occhio poco esperto un’alternativa sicura.

Pare invece che questo rivestimento tenda nel tempo a scheggiarsi, finendo per andare a “condire” il nostro cibo con l’alluminio.

Non proprio un piatto prelibato e sicuro.

Un’alternativa ecologica, resistente e sana potrebbe essere l’impiego di pentole in vetro.

Il vetro non può rilasciare sostanze nocive, oltre ad avere il pregio di non trattenere odori o conferire sapori particolari al cibo.

Attenzione anche a queste due tipologie di pentole piuttosto diffuse

Pentole con rivestimento in ceramica

Le pentole con rivestimento in ceramica morbida sembrano perfette per stufati, pasta al forno e arrosti.

Nonostante questo sono decisamente poco sicure in virtù del fatto che il rivestimento tende a scheggiarsi dopo qualche tempo.

A volte questo strato di ceramica può contenere piombo e cadmio, che possono finire nelle nostre pietanze.

Un’opzione più sicura è quella delle pentole in ceramica al 100%.

Pentole in rame

Le pentole in rame non rivestite possono comportare danni anche gravi alla salute.

Una sicura alternativa è quella dell’acciaio inox per uso alimentare, che in questo caso sarà privo di nichel o cromo.

Anche per l’acciaio esistono varietà anti-aderenti, è un materiale abbastanza leggero ma al tempo stesso robusto, non si scheggia e resiste a graffi e urti.

Dunque occhio a queste 4 tipologie di pentole potenzialmente tossiche da sostituire con alternative sicure come quelle che abbiamo presentato.

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