“La pubblicità è solo un sintomo, una tattica, ma il marketing è molto più di questo”, aveva detto Seth Godin. E tutti i torti in effetti non li ha. Quando si tratta di marketing e comunicazione non esiste solo la pubblicità, ma c’è così tanto altro che spesso nemmeno ce ne rendiamo conto.
Fondamentali ad esempio sono la psicologia e la sociologia. Ad esempio, il motivo per cui al supermercato al primo posto quando entriamo vediamo la frutta e la verdura è perché i loro colori e il loro essere naturali regaleranno gioia al consumatore. Il quale, poi, dovrebbe spendere più soldi.
Oppure, negli scaffali, i prodotti consigliati li troviamo sempre ad altezza della testa. Non saranno mai troppo in basso e mai troppo in alto, zone su cui l’occhio umano non cade.
Le strategie di marketing sono moltissime e spesso riguardano anche prodotti in sconto. Altre, invece, hanno a che fare più da vicino con la quantità degli stessi.
Queste sono tutte strategie di vendita che ogni giorno sono messe in atto e alcune volte possono arrivare ad essere pubblicità ingannevoli.
Nel caso in cui dovesse poi essere così, le aziende dovranno pagare multe molto profumate. Perché l’ultima cosa che la pubblicità può fare è ingannare il consumatore.
Motivo per cui in basso, sullo schermo della TV, scritto molto piccolo, ci sono dei testi quasi impossibili da leggere.
Occhio a questa strategia di alcune aziende che ci fa solo spendere più soldi e non ci fa riflettere
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Alcune volte, per accelerare il processo di acquisto online, soprattutto se abbiamo visitato quella pagina o prodotto più volte, le aziende mettono in atto delle piccole strategie.
Come fanno a sapere che abbiamo già visitato quella pagina o quel prodotto specifico? Brevemente, esistono delle soluzioni nel marketing digitale che permettono di tenere sotto controllo l’andamento del sito e quindi anche i prodotti più venduti, quelli più visti, ma poi non acquistati e via discorrendo.
In ogni modo, la strategia che viene messa in campo in questo momento viene definita “principio della scarsità”. Ovvero quando un prodotto sta per terminare e si ha pochissimo tempo per acquistarlo, perché svanisce. Questo possiamo applicarlo alle borse dell’estate, ai pantaloni che vanno super di moda ora, ma possiamo applicarlo a qualsiasi cosa.
Principio, quindi, che mette fretta al consumatore, perché si ha poco tempo per decidere se effettivamente si vuole quel prodotto oppure no. E allora occhio a questa strategia di alcune aziende che viene usata per vendere.
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Quasi nessuno più li usa eppure rappresentano ancora un’ottima strategia di vendita