Con il calo dell’inflazione registrata in USA a ottobre cambiano gli scenari economici per l’inverno e la primavera. Se il costo della vita rallenta in USA è probabile che anche in Europa, e quindi in Italia, possa presto verificarsi questo fenomeno. Il calo dell’inflazione, che probabilmente ha raggiunto il suo picco massimo, avrà effetti benefici per le tasche delle famiglie. Inoltre aprirà golose opportunità per tutti i risparmiatori, anche di guadagni importanti nel breve periodo. Scopriamo il perché.
Il rallentamento della crescita dell’inflazione potrebbe spingere le banche centrali a ridurre gli incrementi del costo del denaro. Una politica monetaria meno aggressiva avrà un impatto negativo sui rendimenti che inizieranno a calare. I tassi in calo faranno scattare la corsa verso alcune obbligazioni dai rendimenti ai massimi dell’ultimo decennio. I massicci acquisti, che già iniziano a registrarsi, avranno un duplice effetto. Faranno salire i prezzi delle obbligazioni e faranno di conseguenza calare ulteriormente i rendimenti dei titoli stessi (e lo spread).
Occasione irripetibile per accaparrarsi un titolo di Stato dalle ottime potenzialità rialziste
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I titoli di Stato si gioveranno di questa possibile frenata dell’inflazione e del conseguente calo dei rendimenti. In particolare le obbligazioni a tasso fisso, come i BTP, saranno premiate dal nuovo eventuale scenario. I Buoni del Tesoro poliennali con le scadenze più lunghe saranno i favoriti. Tra questi c’è il titolo decennale, con scadenza nel dicembre del 2032 (Isin: IT0005494239). I prezzi del BTP nella giornata del 10 novembre, data della comunicazione del dato dell’inflazione USA, hanno avuto una impennata del 2,3%. In un solo giorno il valore del BTP è salito da 86 centesimi a 88 centesimi. Quando anche in Europa sarà confermata la frenata dell’inflazione, la corsa di questo titolo potrebbe rafforzarsi.
Questa è un’occasione irripetibile per accaparrarsi un titolo obbligazionario a tasso fisso dai rendimenti molto interessanti. Facciamo un esempio. I prezzi del BTP dicembre 2032 negli ultimi sei mesi sono letteralmente crollati. Da metà maggio a metà novembre le quotazioni sono scese di oltre il 12%. Tuttavia ad ottobre la corsa al ribasso sembra essersi arresta. A quota 82 centesimi i prezzi sembrano avere trovato un supporto valido e da fine ottobre la quotazione ha ripreso a salire. Il superamento dei 90 centesimi potrebbe aprire la strada verso il raggiungimento dei massimi attorno ai 97/98 centesimi, valori toccati ad agosto scorso. Invece un ritorno dei prezzi sotto 84 centesimi potrebbe essere il preludio alla continuazione della discesa momentaneamente interrotta.
Come assicurarsi rendimenti alti grazie ai conti di deposito
C’è anche un altro modo per sfruttare l’eventuale calo dell’inflazione, assicurarsi gli attuali rendimenti ancora per qualche anno. Infatti se la BCE dovesse rallentare o addirittura cessare i rialzi dei tassi, i rendimenti sul mercato monetario inizierebbero a scendere. Oggi sul mercato abbiamo rendimenti che non si vedevano da 10 anni. Per esempio alcuni conti di deposito arrivano ad offrire anche il 4% annuo. Chi investisse adesso su questi strumenti potrebbe garantirsi rendimenti che presto potrebbero diventare un miraggio.