In una giornata senza particolari notizie, l’obiettivo area 1 € per le azioni MFE B diventa uno scenario non più utopistico, ma probabile. Come vedremo nella sezione dedicata all’analisi grafica, infatti, l’inversione rialzista occorsa qualche giorno fa, rinforzata dal forte rialzo del 18 maggio, ha come sua massima estensione proprio questo obiettivo.
I punti di forza e di debolezza delle azioni della famiglia Berlusconi
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Riassumendo al massimo la situazione per MFE possiamo dire che dal punto di vista della valorizzazione il titolo è fortemente sottovalutato, mentre guardando i fondamentali è più debole sia rispetto alla media del mercato che del suo settore di riferimento.
La società è una delle più interessanti sul mercato in termini di valutazione basata sui multipli degli utili. Inoltre, l’azienda appare poco valorizzata se si considera il valore del suo attivo netto contabile. Anche il rapporto tra il valore dell’azienda e il suo fatturato, basandosi sull’ultimo esercizio chiuso e le stime per gli anni successivi, mostra un’importante sottovalutazione.
Altro aspetto molto importante è che quest’azione è di grande interesse per gli investitori in cerca di rendimento. Allo stato attuale, infatti, il rendimento del dividendo è superiore al 10%.
Gli analisti hanno recentemente rivisto le previsioni sul fatturato della società così come quelle delle previsioni di utile netto per azione.
Tutto questo, però, non è stato sufficiente a fare cambiare il giudizio degli analisti stessi che è peggiorato negli ultimi quattro mesi. Tanto che il prezzo obiettivo medio esprime una sopravvalutazione di poco superiore al 2%.
Obiettivo area 1 € per le azioni MFE B? Le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni MFE B (MIL:MFEB) hanno chiuso la seduta del 18 maggio a quota 0,7280 €, in rialzo del 7,22% rispetto alla seduta precedente.
Alla chiusura delle contrattazioni queste azioni sono state di gran lunga le migliori di giornata. Adesso, però, si trovano ad affrontare la forte resistenza in area 0,755 €. Il mancato superamento di questo livello potrebbe favorire un ulteriore allungo prima in area 0,884 € e successivamente in area 1 €.
Qualora, invece, la resistenza non dovesse cedere, allora potremmo assistere a un nuovo ritracciamento verso area 0,6 €.
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