Lunedì 27 gennaio il prezzo delle azioni di Nvidia, il colosso dei chip, è crollato sotto il peso delle preoccupazioni legate all’avvento di DeepSeek. L’Intelligenza Artificiale cinese “low cost” ha innescato una reazione quasi isterica dei Mercati, mandando a rotoli il valore di numerosi titoli tecnologici.
Gli investitori hanno compreso che il nuovo modello di IA R1 ha potenzialmente il potere di ribaltare il predominio statunitense. Sembra che il modello R1 di DeepSeek sia stato realizzato con una spesa irrisoria, poco superiore ai 5 milioni di dollari, ma soprattutto che abbia una potenza impressionante. Gli esperti hanno dichiarato che DeepSeek funziona con chip Nvidia “economici” e in numero relativamente limitato. Nonostante ciò, il sistema ha ottenuto ampio successo, entrando in poco tempo nella classifica del 10 migliori assistenti virtuali al mondo.
Nvidia perde 600 miliardi di dollari di capitalizzazione, ed è crollo di titoli tecnologici
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Le azioni Nvidia sono scese repentinamente ai minimi storici. Alla fine di lunedì il prezzo ha chiuso le contrattazioni in ribasso del 17,2% a 118,58 dollari. Il peggior risultato mai visto dalla società dal 2020. Contestualmente, altri titoli tecnologici legati all’IA hanno subito il caos innescato da DeepSeek. Hewlett Packard e Super Micro Computer sono scese almeno del 5,8%. Oracle segna un -14%. Broadcom ha segnato un -8,2%; le azioni Microsoft sono scese del 3,6% e quelle di Alphabet del 3,1%.
È arrivato il momento di acquistare le azioni Nvidia?
La svendita delle azioni Nvidia potrebbe rappresentare un’interessante opzione di investimento, adesso che il prezzo è crollato. La volatilità momentanea di tutto il comparto IT non permette però una visione a lungo termine. Gli analisti ritengono che c’è ampio margine di speculazione soprattutto nel lungo periodo. La domanda di GPU e di strumenti di addestramento dell’Intelligenza Artificiale potrebbe davvero calare. In quel caso, sarebbero inevitabili le conseguenze su Wall Street.
C’è da dire poi che nonostante le performance di DeepSeek abbiano letteralmente sbalordito, alcuni esperti sostengono che R1 non abbia ancora prestazioni come OpenAI o Alphabet. Ma la domanda del pubblico per adesso smentisce questa ipotesi. Un noto analista ha affermato che la situazione attuale potrebbe rappresentare una vera “occasione d’oro”. Questo perché nessuna azienda statunitense si rivolgerà a una start-up cinese per le proprie infrastrutture IA, inserendo quindi DeepSeek in un contesto di “scarso pericolo competitivo”.