Per chi assiste un familiare con grave disabilità in base alla Legge 104, le agevolazioni riconosciute dalla normativa possono fare la differenza. Parliamo dei permessi mensili riconosciuti sia al diversamente abile che a chi lo assiste e del congedo straordinario retribuito di 24 mesi. Il caregiver, infatti, molto spesso Ha difficoltà a conciliare l’assistenza del familiare con la propria carriera. E la Legge 104, proprio in questo senso, gli viene incontro con la possibilità di assentarsi dal lavoro ricevendo retribuzione. Nuovi benefici per i parenti che possono richiedere all’INPS le agevolazioni sono contenuti nella circolare 36 del 7 marzo 2022.
Unioni civili e coppia di fatto, la differenza
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Fino alla pubblicazione della circolare in questione la parte dell’unione civile poteva fruire dei benefici previsti dalla Legge 104 unicamente per l’altra parte. Ma non per i parenti “dell’unito” che non erano riconosciuti come affini. I parenti del coniuge, invece, in base all’articolo 78 del codice civile sono riconosciuti come affini. Su tale differenza è stato necessario un intervento per evitare che si configurasse una discriminazione a causa dell’orientamento sessuale.
Prima di capire cosa cambia con la circolare 36, però, è bene fare un riepilogo sulla differenza tra “convivente di fatto” e “parte dell’unione civile”. Perchè sulle due differenti posizioni ci sono anche diversità nel riconoscimento dei benefici.
I conviventi sono due persone maggiorenni, sia dello stesso che di diverso sesso, unite da un legame di coppia o affettivo. Per stabilire la convivenza di fatto è necessaria una dichiarazione anagrafica. L’unione civile, invece, si ha tra due individui maggiorenni dello stesso sesso con atto civile registrato nell’archivio dello stato civile. In questa seconda ipotesi le parti dell’unione sono equiparate ai coniugi.
Nuovi benefici per i parenti che possono fruire di permessi Legge 104 e congedo straordinario nella recente circolare INPS
L’INPS, quindi, rende note le nuove modalità per accedere sia ai permessi Legge 104 che al congedo straordinario per le parti dell’unione civile. I conviventi di fatto potranno richiedere solo e soltanto i 3 giorni di permesso mensile riconosciuti dalla normativa per assistere il convivente. Ma non nel caso voglia assistere un parente dello stesso (ad esempio la mamma, un fratello, ecc…).
Per la parte dell’unione civile, invece, potranno essere richiesti sia i permessi Legge 104 che il congedo straordinario per assistere:
- sia l’altra parte dell’unione civile;
- sia eventuali parenti dell’unito.
In questo caso, quindi, i parenti del partner vengono riconosciuti come affini poichè l’unione civile è un istituto giuridico.
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