Si è parlato a lungo degli assegni al nucleo familiare come una delle più appetibili misure di sostegno alle famiglie. Tuttavia, bisogna sempre mantenersi aggiornati sulle novità e sulle modifiche che riguardano la misura. Infatti, è solo attraverso una corretta e costante informazione che si può evitare di perdere le agevolazioni in campo. In particolare, con riferimento alla misura in discorso, la circolare INPS n. 65 del 30 maggio 2022 ha introdotto alcuni importanti chiarimenti. L’ente, infatti, ha informato gli utenti della rivalutazione dei livelli di reddito delle tabelle contenenti gli importi mensili degli ANF. Tale modifica entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2022 e fino al 30 giugno 2023. Ma è bene sapere che la rivalutazione degli assegni riguarderà solo alcune categorie di beneficiari. Approfondiamo, quindi, di chi si tratta.
Tabelle aggiornate sull’assegno al nucleo familiare
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Le nuove tabelle che entreranno in vigore dal 1° luglio indicano i livelli reddituali aggiornati per il calcolo degli importi spettanti. Non a caso, unitamente alla circolare, sono state pubblicate due tabelle. Esse, appunto, contengono i nuovi livelli reddituali e i corrispondenti importi mensili da assegnare alle diverse tipologie di nuclei familiari. Si consideri che il D. lgs. n. 230 del 2021 ha istituito l’assegno unico universale abrogando, dal 1° marzo 2022, quello al nucleo familiare. Ciò è importante per comprendere quale sia la corretta area di operatività delle nuove regole per l’assegno al nucleo familiare.
Pertanto, i nuovi livelli di reddito familiare riguardano esclusivamente i nuclei con familiari diversi da quelli con figli e orfani. Si tratta, quindi, di quelli composti dai coniugi, dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti. Ne deriva che la rivalutazione si è predisposta solo con riferimento alle indicate categorie.
Nuove regole per l’assegno al nucleo familiare, in base alle tabelle aggiornate dal 1° luglio sui livelli reddituali
Ma, chiediamoci, come sia avvenuta, tecnicamente e praticamente, questa rivalutazione. Ebbene, in genere, per le rivalutazioni, si parte sempre dagli indici ISTAT. Essi indicano la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Essa, tra il 2021 e il 2020 è risultata pari a + 1,9%. Sicché, la rivalutazione degli assegni al nucleo familiare è avvenuta in base a questi dati. Con il predetto indice si rivaluteranno i livelli di reddito per il periodo dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023.
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