Nei giorni scorsi, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha lanciato un allarme. L’Agenzia potrebbe infatti presentare ai contribuenti oltre 22 milioni di atti di riscossione. Questo metterebbe definitivamente in difficoltà un paese già in ginocchio. La causa? La crisi economica dovuta alla pandemia da Coronavirus.
Milioni di italiani a rischio: il decreto del 2018 e la rottamazione
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Con il Decreto 119/18, il Governo introdusse la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali e dei contributi previdenziali. L’Agenzia ha quindi potuto recuperare debiti fiscali pregressi senza addebitare interessi o sanzioni. I contribuenti hanno rateizzato in cinque anni le proprie pendenze. Senza aggravio di costi. Oggi , con l’introduzione della “pace fiscale”, tutte le rate scadute da febbraio a maggio dovranno essere saldate entro il 10 dicembre. Per molti italiani e per gli imprenditori, sarà difficile poter onorare tutte le scadenze fiscali per tempo. Con le nuove cartelle esattoriali, milioni di italiani sono a rischio.
L’Agenzia delle Entrate, infatti dovrà notificare oltre 22 milioni di cartelle. La mancata rottamazione dei debiti esistenti potrebbe creare una situazione insostenibile. Per famiglie ed imprese. Il Governo è chiamato a dare risposte in tempi brevissimi. Secondo alcune indiscrezioni, il prossimo Decreto di Luglio conterrà disposizioni in merito e consentirà una rateizzazione più lunga.
Nuove cartelle esattoriali: l’ipotesi stralcio e saldo
Il Governo ha allo studio uno stralcio massivo delle cartelle esattoriali. L’Agenzia delle Entrate dovrebbe proporre ai debitori un’estinzione immediata delle cartelle. Il tutto a fronte del pagamento di una percentuale del debito esistente. Dopo i recenti rinvii delle scadenze tributarie, lo stralcio consentirebbe ai cittadini di regolarizzare la propria posizione fiscale. E con un esborso limitato L’Agenzia registrerebbe un incasso immediato di debiti potenzialmente difficili da riscuotere . Al contempo, potrebbe eliminare le posizioni di inesigibilità sopravvenuta.
Per l’Agenzia delle Entrate la gestione di questi crediti ha un costo piuttosto alto. La situazione dei contribuenti italiani è stata aggravata dalla diminuzione generalizzata del reddito causata dalla crisi economica. Il rischio di uno shock di cassa è reale per molti. Con il conseguente calo dei consumi. Il Governo vuole evitare un ulteriore pesante impatto sul PIL. Perciò potrebbe ipotizzare manovre rilevanti a supporto dei contribuenti. E’ importante informarsi costantemente per cercare di programmare al meglio la propria cassa nei prossimi mesi.