Anche se Mediobanca si avvia a chiudere il 2022 con un ribasso di oltre il 20%, alla fine dei conti non è stato un bilancio molto negativo. Soprattutto, perché da ottobre in poi abbiamo assistito a un forte recupero dai minimi. Tuttavia, nubi scure si stagliano all’orizzonte per questo titolo bancario.
L’anno che sta per chiudersi ha visto un andamento a due facce di Mediobanca. Dopo il tracollo scatenato dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, c’è stato un tentativo di ripresa. Tuttavia, solo a partire da ottobre in poi abbiamo assistito a un rialzo deciso e continuativo che ha portato a una performance di oltre il 30% rispetto ai minimi. Tanto che un incrocio rialzista delle medie per un così lungo periodo non si vedeva da quasi quattro anni. Non bisogna, però, abbassare la guardia in quanto le indicazioni che arrivano dall’analisi grafica non sono proprio rassicuranti.
Queste azioni si confermano molto solide
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Sui conti di Mediobanca abbiamo già discusso in un precedente articolo e visto che sono molto buoni. Un’ulteriore conferma sulla solidità dell’istituto arriva dal rispetto dei requisiti patrimoniali imposti dalla BCE per il 2023. L’aspetto interessante è che vengono rispettati considerando un pay-out pari al 70% che allo stato attuale vuol dire un dividendo dal rendimento superiore all’8%.
Nubi scure si stagliano all’orizzonte per questo titolo bancario: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Mediobanca (MIL:MB) ha chiuso la seduta del 20 dicembre a quota 8,966 euro, in rialzo dello 0,34% rispetto alla seduta precedente.
Purtroppo ancora una volta l’area di resistenza a 9,5 euro ha respinto le quotazioni e fatto incrociare le medie al ribasso. Al momento, quindi, la tendenza in corso è ribassista. Anche lo SwingTrading Indicator presenta un’impostazione ribassista.
Le indicazioni dell’analisi fondamentale
Secondo l’analisi fondamentale, qualunque sia la metrica utilizzata, le azioni Mediobanca risultano essere sottovalutate. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili 8,4x per l’esercizio in corso, il confronto con la media del settore di riferimento esprime una sottovalutazione del 30% circa. Dal punto di vista del rapporto tra prezzo e fatturato, poi, il titolo Mediobanca esprime una sottovalutazione di circa il 20%. Per il Price to Book ratio, invece, la sottovalutazione è superiore al 50%.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, per gli analisti il prezzo obiettivo medio di Mediobanca esprime una sottovalutazione del 20% circa, con una dispersione del 10% circa.