Nell’ultimo anno la crisi del settore dei semiconduttori è stata abbastanza evidente. A questo andamento non è sfuggito il titolo STMicroelectronics che da inizio anno ha perso oltre il 15%. Adesso, però, nuove nubi scure incombono su queste azioni. Quali sono le prospettive per le prossime settimane?
Nell’ultimo anno la Borsa Italiana ha perso oltre il 10%, anche se nelle ultime settimane è in corso un forte tentativo di recupero. Il settore dei semiconduttori, però, ha fatto peggio dell’indice italiano con una performance negativa di oltre il 30%.
Seppure nelle difficoltà, il titolo STMicroelectronics è riuscito a fare meglio del settore di riferimento. Adesso, però, nubi scure incombono su queste azioni. Come si vede dal grafico, infatti, dopo un bel rialzo dai minimi di circa il 30%, le medie sono nuovamente incrociate al ribasso anticipando un possibile movimento ribassista.
Cosa ancora più preoccupante, però, è il fatto che le quotazioni si trovano a contatto con un’area di resistenza (38 euro) che già in passato ha frenato l’ascesa del titolo. Per le prossime sedute, quindi, sarà decisivo quanto accadrà in prossimità di questo livello.
La mancata rottura della resistenza potrebbe spingere nuovamente il titolo in area 30 euro.
Una nota statistica. Quello osservato tra ottobre e novembre è stato, nel corso del 2022, il secondo rialzo più lungo del 2022.
Il titolo STMicroelectronics (MIL:STM) ha chiuso la seduta del 5 dicembre a quota 36,65 euro, in ribasso dello 0,14% rispetto alla seduta precedente.
Quanto vale il titolo STMicroelectronics?
Indice dei contenuti
Il titolo risulta essere sottovalutato qualunque sia l’indicatore utilizzato con una sottovalutazione che può arrivare fino al 50%. Anche il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione del 20% circa.
Gli analisti che coprono il titolo hanno un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di circa il 30%. La dispersione tra le diverse raccomandazioni, però, è superiore al 20%. Ciò vuol dire che non c’è unanimità di vedute sul titolo.