Se settimana scorsa non era ancora chiaro quale potesse essere il futuro dell’oro, la settimana appena conclusasi ci consegna nubi nere all’orizzonte per il prezzo dell’oro.
L’indecisione sul futuro del prezzo del petrolio e l’incertezza sulle future mosse delle banche centrali, restituiscono un segnale non proprio incoraggiante su quello che molti chiamano il bene rifugio per eccellenza. L’equazione mercati deboli oro forte e viceversa, infatti, non è sempre vera. Ci sono, infatti, anche altri parametri come tassi e inflazione che non vanno mai dimenticati.
Indubbiamente ci sono vantaggi di un investimento in oro, di questo ci siamo già occupati in un precedente articolo, ma dove essere visto come la panacea di tutti i mali. Andiamo, quindi, a occuparci delle indicazioni che arrivano dall’analisi grafica.
Nubi nere all’orizzonte per il prezzo dell’oro: le indicazioni dell’analisi grafica
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L’oro ha chiuso la seduta del 28 ottobre in ribasso dell’1,25% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.644,8 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso dello 0,69%.
Dopo che per tutta la settimana le quotazioni hanno cercato di partire al rialzo violando la resistenza in area 1.670 dollari, la seduta di venerdì ha visto un importante rovesciamento di fronte con una discesa dei prezzi superiore all’1%.
Ecco, quindi, che, se confermata nelle prossime sedute, lo scenario più probabile sull’oro potrebbe essere quello indicato in figura dalla linea tratteggiata. In questo caso potrebbe essere molto probabile un ritorno in area 1.536 dollari. A seguire, poi, le quotazioni dell’oro potrebbero essere dirette verso area 1.330 dollari.
Al rialzo, invece, l’obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 1.746,5 dollari. Questo livello è molto importante in quanto già in passato ha visto la frenata dei rialzisti. La sua rottura, quindi, potrebbe confermare lo scenario rialzista indicato in figura dalla linea continua.
Nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevamo settimana scorsa
Il futuro di medio/lungo periodo dipenderà da quanto potrebbe accadere in prossimità del validissimo supporto in area 1.620 dollari. La rottura di questo livello potrebbe fare accelerare al ribasso verso area 1.400 dollari.
Per una svolta rialzista, invece, bisognerà attendere una chiusura settimanale superiore a 1.746,6 dollari. In questo caso la massima estensione del rialzo potrebbe andare a collocarsi in area 2.000 dollari. Da notare che il livello chiave sul time frame settimanale è molto simile a quello sul time frame giornaliero.