Novità sui processi del decreto Cura Italia

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Quali sono le novità sui processi del decreto Cura Italia?

Per garantire il rispetto delle norme di distanziamento sociale, il Decreto Cura Italia aveva stabilito la sospensione dei dei processi dal 9 marzo al 15 aprile. Poi, il Decreto Legge Liquidità ha esteso la sospensione fino all’11 maggio. Il nuovo comma 20-ter dell’art. 83, ha introdotto, inoltre, una modalità semplificata di sottoscrizione della procura alle liti per i procedimenti civili.

Dunque, per garantire il distanziamento sociale, la parte può apporre la propria sottoscrizione su un documento analogico che dovrà poi essere trasmesso al difensore insieme alla copia di un documento di identità in corso di validità.

La parte potrà, quindi, inviare al difensore il documento cartaceo scansionato, anche in copia informatica per immagine, utilizzando mezzi di comunicazione elettronica, come email o Whatsapp.

Nel caso di trasmissione in via elettronica, l’avvocato dovrà autenticare la firma della parte, apponendo la propria firma digitale sulla copia informatica della procura. Quest’ultima si considera apposta in calce all’atto o agli atti cui si riferisce, se congiunta ad essi tramite gli strumenti informatici indicati dal decreto del Ministero della giustizia. E’, inoltre, previsto il deposito telematico obbligatorio di tutti i documenti e atti relativi a procedimenti civili, contenziosi e di volontaria giurisdizione.

Novità sui processi del decreto Cura Italia. Anche in Cassazione

Il comma 11 bis del suindicato art. 83 estende l’obbligatorietà delle trasmissioni telematiche anche per i procedimenti innanzi alla Corte di Cassazione fino al 30 giungo 2020. Cosicchè, anche innanzi ad essa, sara’ possibile depositare atti e documenti per via telematica, ancorchè prima non fosse consentito. Inoltre, i commi 12 bis e quinquies stabiliscono che dal 9 marzo al 30 giugno si tengano con collegamenti da remoto, le udienze penali che non richiedono la presenza di soggetti diversi da PM, parti e difensori, ausiliari del giudice, polizia giudiziaria, interpreti consulenti e periti.

Lo stesso vale anche per le udienze penali in Cassazione che verranno svolte da remoto, senza l’intervento del procuratore generale e dei difensori delle altre parti. Quindi, il tutto sarà trattato per tabulas, salvo che il ricorrente richieda espressamente la discussione orale.

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