r chi Il reddito di inclusione sarà la misura che da gennaio prenderà il posto del reddito di cittadinanza. Anzi, pare che per quanti sono occupabili al lavoro e il reddito di cittadinanza si fermerà ad agosto, già a settembre si passerà alla nuova misura. Una nuova misura che va nella direzione di dare maggiore importanza alle politiche attive, perché serve trovare lavoro e nuova inclusione sociale ai beneficiari. Ecco la novità reddito di inclusione al posto di quello di cittadinanza.
Ed è proprio sulle offerte di lavoro che una novità del Decreto Lavoro chiarisce cosa un beneficiario del nuovo sussidio non potrà rifiutare come offerte di lavoro.
Novità reddito di inclusione al posto del reddito di cittadinanza, ecco come funzionano le offerte di lavoro da accettare
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Nuove modifiche al nuovo assegno di inclusione escono fuori con il Decreto Lavoro. Infatti chi prenderà l’assegno di inclusione dovrà accettare le offerte di lavoro che gli verranno recapitate dai Centro per l’Impiego. Ma se il beneficiario ha un figlio sotto i 14 anni di età, per essere obbligato ad accettare la proposta di lavoro, questa deve essere davvero congrua. E per la nuova misura congrua significa offerta di lavoro a tempo indeterminato, proveniente da un posto lontano non più di 80 km da casa dello stesso, o raggiungibile in massimo 120 minuti coi mezzi di trasporto pubblici.
Offerta da meno di 80 km per gli attivabili con figli under 14
Il nuovo sussidio, che non si chiamerà più reddito di cittadinanza, bensì assegno di inclusione e supporto per la formazione e il lavoro. Esso produce un’altra novità importante per le famiglie con figli piccoli. Per le famiglie con invalidi, minorenni e over 60 ci sarà l’assegno di inclusione, totalmente identico al reddito di cittadinanza o molto simile. Invece, per chi in famiglia ha tutti occupabili, cioè persone tra i 18 ed i 59 anni di età, lo strumento sarà il supporto per la formazione e il lavoro.
Per il beneficiario del sussidio che è attivabile al lavoro, l’accettazione dell’offerta di lavoro non ha eccezioni. Essa può venire da qualsiasi posto in Italia, perché se a tempo indeterminato non ci sono limiti di distanza. Per occupabili ma con figli under 14 invece vigerà il limite prima citato. Cambia tanto quindi, perché una delle accuse maggiore rivolte al reddito di cittadinanza è stata sempre quella di aver fallito dal punto di vista delle politiche attive. Adesso si corre ai ripari, anche se occorrerà del tempo per capire se queste offerte di lavoro arriveranno davvero ai beneficiari del sussidio.