Tra gli argomenti più dibattuti e di rilievo in questo periodo rientra certamente la questione delle bollette. L’impennata dei prezzi per le materie prime rischia di colpire duramente in molti. Parallelamente aumenta l’inflazione, ovvero l’indice dei prezzi della nostra economia. Il rialzo medio di questi sarebbe quantificabile in circa l’8,4% solo per il mese di agosto, anche se ciascun settore viene colpito diversamente.
Così occorre ricorrere ai ripari, magari accordando con il proprio gestore di luce e gas, laddove possibile, la suddivisione delle pendenze in varie rate.
Quello delle bollette è un tema molto dibattuto anche in ambito giuridico. Non solo le informazioni contenute sono spesso difficilmente comprensibili. Ma anche da un punto di vista procedurale la contestazione della bolletta può presentare varie difficoltà. Così la Cassazione recentemente si è pronunciata per stabilire a chi spettasse la precisa rivelazione delle utenze. Sembrano esserci novità per gli utenti su come contestare la bolletta.
Il punto dolente dei consumi anomali
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La decisione in questione è la 34701/2021 ed è stata pronunciata dalla III sezione della Cassazione. Nel caso di specie la ricorrente aveva ricevuto una bolletta la cui entità era esorbitante rispetto al consumo medio tanto dei mesi precedenti quanto successivi. Così aveva lamentato un’erronea lettura od un malfunzionamento imputabile alla società erogatrice. Ma nei gradi di giudizio precedenti i giudici avevano stabilito che per un principio di vicinanza spettava all’utente vigilare sul buon funzionamento e sulla corretta lettura del contatore.
I giudici della Cassazione però hanno ribaltato la questione. Infatti, hanno chiarito che sebbene spetti all’utente dimostrare il cattivo funzionamento richiedendo la verifica dell’apparecchio, dall’altro lato compete alla società gestrice verificare e dimostrare il perfetto funzionamento dello stesso. In caso di problematiche l’utente potrà liberarsi della responsabilità semplicemente dimostrando che si è attenuto alle norme medie di custodia e diligenza nel mantenimento del contatore, in merito specialmente al possibile utilizzo da parte di terzi. In sostanza la responsabilità per consumi eccezionali sarà dell’utente solo qualora abbia colpevolmente omesso la custodia permettendo a terzi l’utilizzo o la manomissione del contatore.
Novità per gli utenti su come contestare la bolletta secondo la Cassazione
Questa sentenza costituisce dunque un ausilio per quanti si siano visti notificare bollette riguardanti consumi anomali. E va nella medesima direzione rispetto alla tutela del consumatore in quanto parte debole dei contratti di erogazione.
Non dimentichiamo che sono varie le norme dell’ordinamento che tutelano i consumatori. Alcune provengono direttamente dagli statuti dell’ ARERA, ovvero l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Tra queste c’è anche la previsione di indennizzi per gli utenti che abbiamo subito un fastidioso disservizio dal proprio gestore della rete elettrica.
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