Novità per chi va in pensione quest’anno

Inps

Coloro che si apprestano a raggiungere il pensionamento, vedranno delle novità sugli importi dell’assegno mensile in ragione dei nuovi coefficienti di rivalutazione. L’Inps ha fornito il nuovo calcolo che interessa, in particolare, tutti i neo pensionati 2020. Grazie al nuovo dato, i prossimi pensionati, avranno un’idea più chiara di quello che dovrebbe essere l’ammontare del proprio assegno. Cerchiamo di capire più a fondo di cosa si tratta.

Nuovo ricalcolo dei coefficienti di rivalutazione: che significa?

Quali sono le novità per chi va in pensione quest’anno? Il messaggio hermes 3211 del 4 aprile 2020, inviato dall’Inps, ha annunciato il ricalcolo dei coefficienti di rivalutazione. In buona sostanza, si tratta di un indicatore in ragione del quale si stabilisce l’importo dell’assegno pensionistico in ragione di alcuni calcoli specifici. Il coefficiente di rivalutazione si calcola in base al tasso di inflazione registrato dall’Istat e serve ad adattare l’assegno al costo della vita. Questo tipo di operazione riguarda, in particolare, coloro che hanno adottato il sistema retributivo per raggiungere l’agognata pensione. Perché? La risposta riconduce a due ragioni fondamentali. Chi ha adottato il sistema retributivo, riceve un assegno il cui importo è il risultato di:

  • anni di contributi versati;
  • media degli importi lordi di retribuzione degli ultimi anni lavorativi

Alcuni conseguenti vantaggi del ricalcolo

Novità per chi va in pensione quest’anno. A tal riguardo, è opportuno chiarire che la rivalutazione delle retribuzioni ha un particolare valore per coloro che possiedono un’anzianità contributiva fino al 31 dicembre 1995. La data è indicativa perché, da allora, col governo Dini, fu abolito il sistema retributivo. Stando ai dati forniti dall’Inps, questi lavoratori, potrebbero ottenere un calcolo della pensione su base interamente retributiva.

Che significa tutto questo? Chi può denunciare almeno 18 anni di contributi entro il 31 dicembre 1995, oppure dal 1988, potrebbe assistere ad un ricalcolo più vantaggioso. I calcoli variano in ragione dell’appartenenza alla quota A o quota B.  È sempre necessario analizzare il singolo caso e rivolgersi ad un esperto se si desidera ottenere un calcolo assai vicino al reale. Ad ogni modo, la novità annunciata dall’Inps potrebbe rendere, più o meno consapevolmente, lieti alcuni neo pensionati.

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