Notte della Taranta, pizzica e Salento in onda

Taranta

È arrivata la Notte della Taranta, pizzica e Salento in onda.

Nella splendida cornice del piazzale dell’ex convento degli agostiniani, a Melpignano (LE), si è svolta, sabato 22, la famosa kermesse sulla pizzica salentina. In realtà quello andato in scena qualche giorno fa è solo parte del Concertone, per come si è svolto. Il resto del palinsesto era stato infatti registrato nelle due serate precedenti. In ogni caso, tuti noi avremo modo di gustarlo e viverlo per intero venerdì 28 agosto 2020, quando andrà in onda sulla rete pubblica. Entriamo quindi nel vivo dello show e parliamo della Notte della Taranta.

L’edizione 2020 del Concertone

Quest’anno la 23° edizione della nota manifestazione sulla pizzica salentina non si è vissuta live, per le note esigenze di prevenzione contagio, legate al Covid. E così gli organizzatori ne hanno “costruita” una tutta nuova, a tavolino, che rispondesse anche alle esigenze dei palinsesti televisivi. Il programma è la sintesi di tre serate di maratona musicale. L’intento è celebrare comunque quello che per migliaia di giovani e appassionati è l’appuntamento cult di fine estate. La Notte della Taranta è divenuta infatti negli anni un luogo e una data fissa per intenditori e semplici curiosi.

Gli ospiti che vedremo

Aldilà della formula, lo show riserverà ottima musica, tante varianti della celebre pizzica accompagnate dalle magie coreografiche del corpo di ballo. La direzione dell’evento, per questa edizione, è stata affidata al maestro Paolo Buonvino. L’accompagnamento di testi e di balli è affidato alla consueta Orchestra Popolare, affiancata dall’Orchestra Roma Sinfonietta.

Tra gli ospiti speciali della serata troveremo invece sul palco Diodato, Mahmood e Gianna Nannini a cui saranno affidati le interpretazioni di tre celebri pezzi.  Nell’ordine, “Beddra ci dormi”, “Sabri Du Alil” (un canto arabo) e la famosa “Fimmene Fimmene”.

Quanto alla scenografia, infine, la 23° edizione avrà una veste più ‘minimal’. Quindi si è pensato bene di non allestire mega-palchi, ma di optare per uno di tipo lirico. La scenografia sarà composta dalle tipiche luminarie della tradizione salentina e dallo storico ex convento degli agostiniani.

Notte della Taranta, pizzica e Salento in onda

Infine un ultimo cenno alla “taranta”. Il nome viene dalla tarantola, il ragno tipico della zona che un tempo si raccontava mordesse i contadini durante il lavoro nei campi. Talvolta queste punture generavano stati di svenimento e/o trance ai malcapitati. Per tradizione, si credeva che la pizzica (che nel dialetto leccese significa ‘mordere’), il famoso e sfrenato ballo di coppia dei contadini del tempo, curasse i “tarantolati” dai loro mali. Una danza potente e terapeutica, tramandata di padre in figlio nella tradizione popolare pugliese. E che intende esprimere tutta la forza della vita ed esorcizzare il dolore e il male.

Approfondimento

5 spiagge da sogno nel Salento

Consigliati per te