Potrebbe capitare a chiunque di ereditare alcuni beni quando si divide il patrimonio mobiliare e/o immobiliare di un defunto. In tali circostanze, prima di entrare in possesso della propria parte di eredità è necessario sbrigare una serie di pratiche. Potrebbe anche correre l’obbligo di dover versare soldi per acquisire la titolarità dei beni spettanti perché l’accettazione dell’eredità prevede la dichiarazione di successione. Allo stesso modo sono questi i 3 casi in cui gli eredi non pagano la tassa di successione all’Agenzia delle Entrate. A partire dal 2017 la presentazione di tale documento all’Agenzia delle Entrate deve avvenire per via telematica con specifici modelli e domande di volture catastali. Inoltre è possibile rivolgersi allo sportello Caf, oltre che dal notaio, per il disbrigo delle pratiche e della trasmissione telematica dei documenti.
In alcuni casi è necessario versare tasse anche quando fra i beni rientrano i risparmi che il defunto ha accantonato mentre era in vita. Torna utile pertanto informarsi su quanto paga il coniuge, i figli e gli altri eredi per la successione di denaro sul conto corrente o libretto postale. E se sia più conveniente rivolgersi al notaio o CAF e Patronato per l’erede che vuole risparmiare denaro sui costi di successione. Ciò perché secondo un’opinione diffusa già il semplice varcare la porta dello studio notarile è spesso associato all’esborso di importanti somme di denaro. Pur tuttavia si tratta in molte circostanze di convinzioni sbagliate perché in molte circostanze l’ammontare delle spese da sostenere risulta assai simile.
Notaio o CAF e Patronato per l’erede che vuole risparmiare denaro sui costi di successione?
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Anzitutto preme sottolineare che i costi per la successione variano in relazione al valore dei beni da ereditare ed aumentano in misura proporzionale. E forse non tutti sanno che vi sono 3 beni che non fanno parte dell’eredità e sui quali non pesa alcuna imposta. Presso un notaio i costi medi per la pratica di successione partono da un minimo di 300 per poi salire man mano che aumenta la portata del patrimonio. Chi si rivolge a CAF e Patronati si trova in genere dinanzi a costi prestabiliti che potrebbero attestarsi attorno ai 500 euro per la tariffa base.
A questa bisogna sommare all’incirca 250 euro per la dichiarazione di successione relativa esclusivamente ai beni mobili, 18 euro per ogni immobile oltre il terzo. In più occorre preventivare 6 euro per ogni erede in più oltre il terzo e 10 euro per eventuali conti correnti, titoli ecc. oltre il secondo. Da ciò ne consegue che non sempre rivolgersi al Patronato assicura in modo automatico un risparmio sui costi da affrontare. Molto dipende inoltre dalla consistenza e dalla quantità del patrimonio che confluisce nell’asse ereditario. Si consideri anche che le spese notarili possono essere più o meno simili a quelle del CAF anche a seconda della città in cui opera il professionista.