Nei parchi o fra le strade di città si incontrano spesso persone che corrono o camminano. Chi inizia a praticare un’attività aerobica di solito conserva questa sana abitudine perché si sente più attivo e in salute. L’altra grande motivazione che spinge a macinare chilometri coincide con il desiderio di dimagrire. Dopo una cena con amici o un pranzo domenicale particolarmente abbondante si cerca di correre ai ripari.
Abbiamo già analizzato quanti chilometri bisogna percorrere a passo sostenuto o di corsa per bruciare le calorie di una pizza. Chi svolge regolare attività motoria è molto attento al bilancio delle entrate e delle uscite. Pertanto tiene sotto controllo non solo il dispendio energetico del movimento, ma anche la quantità e la qualità del cibo che consuma quotidianamente. D’altro canto conviene anche ricordare che piuttosto che correre o camminare per molti chilometri vi sono altri modi per bruciare grassi.
Occorre inoltre considerare che nonostante camminata o corsa quasi ogni giorno spesso non si riesce ad ottenere un calo ponderale. L’ago della bilancia delude le aspettative di chi con costanza macina chilometri e chilometri nell’arco della settimana. Non tutti infatti sanno che in alcune particolari circostanze camminare o correre stimola l’appetito e fa addirittura assumere più calorie. Non sempre è facile trovare il punto di equilibrio fra il consumo e di energia e il ripristino delle scorte necessarie. A volte si torna talmente affamati da una seduta di allenamento che si rischia di ingerire più cibo di quello di cui si ha bisogno.
Inoltre accade di frequente soprattutto ai principianti di sentirsi autorizzati a mangiare di più dopo aver camminato o corso per un’ora. Nella maggior parte dei casi si tende ad aumentare l’apporto calorico perché si è convinti di aver dissipato tanta energia.
Nonostante camminata o corsa quasi ogni giorno non si perde peso a causa di questo banalissimo errore
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In realtà prima di buttarsi a capofitto nel frigorifero alla ricerca di una ricompensa sarebbe opportuno valutare l’effettivo dispendio energetico. Secondo un autorevole studio la mancata perdita di peso è spesso riconducibile ad un errore assai diffuso fra chi inizia a praticare sport.
L’incapacità di dimagrire in molti soggetti dipende infatti non da un difetto di termogenesi, ma da una convinzione sbagliata. Dalla ricerca emerge che chi pratica attività motoria tende a sopravvalutare il consumo di calorie. In sostanza si convince che il dispendio energetico sia nettamente superiore a quello realmente consumato. Di conseguenza assumono più calorie del necessarie proprio perché sovrastimano la quantità di calorie che bruciano durante l’attività motoria. Si dovrebbe pertanto conoscere con maggiore precisione qual è la reale quantità di energia impiegata durante lo sforzo aerobico. Solo in tal modo si potrà raggiungere non solo un equilibrio fra dispendio e assunzione di cibo, ma anche il dimagrimento.