Lo si dice sempre, la ricerca del lavoro è già di per sé un lavoro. Tra curricula inviati a destra e sinistra, rischiamo infatti di entrare in confusione.
Ma qual è il modo migliore per affrontare una selezione e vederci assegnato quell’agognato posto di lavoro?
Non esiste una risposta giusta al 100 per cento o una sbagliata oltre ogni dubbio.
Le variabili sono sempre tantissime e così anche le caratteristiche di ogni azienda o ente che vuole reclutare personale.
In questo contesto, però, una cosa sembra essere ormai assodata ed è la modalità di selezione da parte del recruiter. Se un tempo si prediligeva il classico colloquio individuale basato sul curriculum di ciascun candidato, oggi si sta andando verso un’altra direzione.
La direzione è quella dell’assessment, il colloquio di gruppo in cui i selezionatori sottopongono i candidati a delle prove da svolgere insieme.
La preferenza dell’assessment rispetto ai metodi di reclutamento tradizionali utilizzati finora non è casuale, ma risponde a delle logiche ben precise. Una di queste è certamente l’obiettività, che va al di là degli studi ed esperienze individuali maturate dal candidato. Ma non soltanto. Vediamone un’altra e scopriamo come affrontare al meglio questo particolare colloquio di gruppo.
Non valutazione del curriculum e colloquio individuale ma questa nuova strategia piace tanto alle aziende che cercano personale
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Un altro motivo, e forse addirittura il principale, per cui le aziende si stanno orientando verso l’assessment è la valutazione delle soft skills.
Quando parliamo di soft skills ci riferiamo alle abilità personali del candidato, tra cui la sua capacità di lavorare in un team.
Proprio il ruolo del “team” riveste una grandissima importanza nell’attuale Mondo del lavoro, che richiede sinergia tra i lavoratori. Inoltre, durante un assessment si potrebbe richiedere ai candidati di pianificare un progetto o trovare una strategia per giungere ad uno specifico risultato.
Per affrontare al meglio queste prove, è importante che gli aspiranti abbiano chiare le motivazioni per cui hanno presentato la loro candidatura. A tal fine, è necessario porre la giusta attenzione alla job description, descrizione del lavoro, che rappresenta il biglietto da visita del ruolo da ricoprire.
Durante le prove, sarà poi necessario cercare di cooperare con gli altri candidati, in uno spirito collaborativo e non di sfida e sopraffazione. Diversamente, si potrebbe ottenere il risultato opposto rispetto a quello sperato.
Non valutazione del curriculum e sterili colloqui, ma una nuova strategia che permette di selezionare i futuri dipendenti per le loro capacità a 360 gradi.
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