A molti capita di sentirsi stanchi e deboli già di primo mattino a qualche ora dal risveglio e nonostante il riposo notturno. La spossatezza che si avverte anche durante la giornata non dipende sempre dalle temperature più calde o dalle ore trascorse al mare. Potrebbe anche darsi che siano altre le cause del senso di debolezza e soprattutto dei dolori che alcuni percepiscono alle ossa e in particolare alle articolazioni. Non si deve ad esempio escludere un cattivo funzionamento del sistema immunitario che potrebbe determinare, oltre alla stanchezza, dolori all’apparato muscolo-scheletrico. E in tal caso si potrebbero portare le difese immunitarie alle stelle con 5 super alimenti che spazzano via stanchezza e malattie autoimmuni.
In altri casi sono proprio le carenze di alcune sostanze nutritive essenziali a provocare una serie di sintomi più o meno gravi. Di sicuro non conviene sottovalutare lo scarso apporto di vitamine che spesso è all’origine di importanti patologie che potrebbero diventare croniche. D’altronde secondo il parere degli Esperti ecco quali disturbi si nascondono dietro affanno, stanchezza e cuore accelerato dopo i 50 anni. E pur tuttavia accade di affidarsi a opinioni diffuse, a quanto si sente dire in giro senza informarsi adeguatamente su come riparare ad eventuali carenze.
Ad esempio pochi sanno che non uova e funghi ma questi 3 cibi hanno più vitamina D contro debolezza e dolori articolari. E similmente succede con alcuni alimenti di cui ci priviamo inutilmente nella convinzione che possano far aumentare la quantità di grasso nei vasi sanguigni. Quando invece non sono i formaggi ad alzare il colesterolo ma questi 5 killer di cuore e cervello che magari compaiono sulle nostre tavole quotidianamente.
Non uova e funghi ma questi 3 cibi hanno più vitamina D contro debolezza e dolori articolari
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Dai risultati di uno studio si deduce che la deficienza e la presenza assai modesta di vitamina D indebolisce la struttura ossea e favorisce l’osteoporosi. La dieta alimentare delle donne soprattutto durante la menopausa dovrebbe prevedere una quantità di vitamina D sufficiente a contrastare le aggressioni ormonali. Nonostante uova e funghi contengano questa preziosa vitamina, vi sono altri alimenti in cui è presente in misura nettamente superiore. Se infatti nel tuorlo d’uovo si trovano 4,9 mg/100 g di vitamina D e nei funghi porcini 3,1 mg, sono i pesci a detenere il primato. Si pensi che nelle aringhe sono presenti 19 mg/100g di vitamina D, nel tonno 16,3mg e nella cernia 11mg. Accanto a queste 3 specie ittiche che contengono la quantità maggiore, vi sono anche pesce spada, alici, carpe e trote con all’incirca a 10mg/100g.