Tanti italiani quest’anno si sono voluti cimentare nella coltivazione di un orto casalingo. Alcuni di noi stanno ancora imparando, altri sono già più navigati. Non tutti però sanno che per triplicare nostro raccolto di pomodori basta usare questo semplice stratagemma a costo zero. Questo, nonostante questa sia una delle piante più coltivate in assoluto. Il trucco che sveleremo oggi possiamo utilizzarlo sia che le piante siano già messe a dimora o che dobbiamo ancora acquistarle.
La parte da eliminare
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Per avere un buon raccolto, dobbiamo innanzitutto supportare lo sviluppo verticale della pianta di pomodoro. Questo può essere fatto in modo molto semplice ed economico, ma il nostro lavoro non finisce qui. Più o meno ogni settimana spunteranno delle gemme cosiddette ascellari. Infatti, queste spuntano da una parte della pianta che ricorda questa parte del corpo. Cioè l’angolo fra il fusto e i rami veri e propri. Queste vanno eliminate per permettere alla pianta di concentrarsi sui rami che produrranno i frutti. Altrimenti lei darà sostanze nutritive anche a questa parte improduttiva. Si tratta di esattamente lo stesso procedimento che abbiamo spiegato per le fragole. Anche l’impiego di questi nuovi rametti “inutili” è identico. Vediamo di cosa si tratta.
Non tutti sanno che per triplicare il nostro raccolto di pomodori basta usare questo semplice stratagemma a costo zero
Il procedimento di staccare questi rametti in più, detti femminelle, viene chiamato sfemminellatura. Generalmente dovremmo evitare di farle crescere e staccarle quando sono ancora dei germogli. Se però le diamo il tempo di svilupparsi di almeno 15 cm avremo fra le nostre mani una talea. Quindi, una volta staccata possiamo piantarla e avere un’altra pianta di pomodori completamente gratis. Possiamo metterla direttamente nel terreno o possiamo lasciare la base immersa in acqua per un paio di settimane. In questo modo svilupperà le radici necessarie per crescere più facilmente. In ogni caso assicuriamoci di togliere le foglie per quasi tutta la lunghezza del fusto, lasciando intatte quelle nella parte più alta.