Non tutti sanno che l’INPS paga alle famiglie fino a 5 anni di arretrati su questi assegni

INPS

Gli aiuti economici che l’Istituto di Previdenza Sociale mette a disposizione delle famiglie sono diversi. Sulle pagine di ProiezionidiBorsa illustriamo frequentemente le diverse alternative e le condizioni che offrono l’accesso al alcune agevolazioni. In tema di risparmio e ottimizzazione delle risorse familiari, in alcuni casi è possibile che si abbia diritto a ricevere indennizzi per gli anni precedenti. Si tratta di un’occasione che molte famiglie possono cogliere per accumulare un tesoretto da impiegare per le spese di gestione quotidiana. Non tutti sanno che l’INPS paga alle famiglie fino a 5 anni di arretrati su questi assegni che illustriamo di seguito in dettaglio.

Quali aiuti economici possono ricevere le famiglie nel 2021

I sussidi economici che quest’anno spettano alle famiglie sono numerosi e con scopi specifici ed aumentano in ragione del numero di figli o familiari a carico. Quest’anno, ad esempio, l’INPS paga assegni mensili fino a 217 euro per tutte le famiglie che hanno un reddito entro i 50.000 euro. Come molti lavoratori sapranno, un aiuto che certamente aiuta nelle spese domestiche e non solo, sono gli assegni familiari ANF. In alcuni casi i contribuenti non maturano il diritto a tale beneficio.

Per questa ragione l’INPS ha messo a disposizione una prestazione equivalente che molti risparmiatori possono liberamente richiedere. Ne abbiamo parlato nell’articolo “Fino a 120 euro mensili di Bonus alle famiglie con ISEE anche oltre i 40.000 euro per un anno”. A proposito di assegni familiari, c’è un aspetto particolarmente interessante che è bene conoscere. Molti lavoratori, in determinate circostanze, possono maturare il diritto non solo a ricevere quelli per l’anno corrente ma anche quelli relativi agli anni precedenti.

Non tutti sanno che l’INPS paga alle famiglie fino a 5 anni di arretrati su questi assegni

Gli assegni ai nuclei familiari seguono quanto regolamenta l’art. 2 del aD.L. n. 69/1988 e successive modifiche il Legge n. 153/1988. Si tratta di importante contributo che il datore di lavoro, successivamente indennizzato dall’INPS, eroga in favore dei propri dipendenti in determinate circostanze. Laddove il contribuente maturi il diritto, è possibile inoltrare domanda all’INPS ed ottenere l’importo spettante. In alcuni casi è possibile che il requisito sia soddisfatto già in precedenza senza che si presenti esplicita istanza formale. In simili situazioni è bene sapere che il diritto agli assegni familiari si prescrive dopo 5 anni.

Questo significa che se il lavoratore non li ha richiesti nei 5 anni precedenti, pur avendo i requisiti, può presentare domanda e ricevere gli arretrati. In questo caso è importante ricordare che nell’istanza si devono indicare i redditi relativi all’anno precedente quello della spettanza. Ad esempio, se si richiedono gli arretrati per il periodo luglio 2017/ giugno 2018, si dovranno mostrare i redditi del 2016 e così via. Il datore di lavoro al quale si dovrà inoltrare la richiesta è quello per i quale il lavoratore ha prestato servizio nel periodo di interesse.

Tale regola vale anche se l’attività in questione è cessata per il lavoratore. Laddove la ditta presenti una oggettiva impossibilità ad erogare gli arretrati, allora il lavoratore può richiederli direttamente all’INPS. Successivamente all’effettiva verifica dei requisiti, il contribuente può ricevere quanto in proprio diritto e percepire arretrati fino ad un massimo di 5 anni.

Approfondimento

Come presentare domanda per ricevere gli arretrati degli assegni familiari

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