I capperi, che solitamente troviamo in commercio sotto sale o sott’aceto, non sono altro che i boccioli floreali della Capparis Spinosa. Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Capparaceae, è particolarmente diffusa in Italia, in alcuni Paesi del Mediterraneo e nell’Asia Minore.
Grazie al loro sapore molto deciso, i capperi possono essere utilizzati per condire svariate pietanze. Infatti, come abbiamo visto in altri articoli, essi costituiscono una valida alternativa al sale da cucina.
Tuttavia, non tutti sanno che i capperi godrebbero anche di alcune proprietà nutrizionali davvero molto interessanti. Come riportano diversi studi di Humanitas, infatti, questi boccioli sarebbero consigliati per combattere una serie di disturbi. La medicina tradizionale, ad esempio, consiglia l’assunzione di capperi per alleviare i dolori reumatici o per lenire alcuni problemi intestinali. Infatti, solitamente, vengono utilizzati per contrastare mal di stomaco e meteorismo o per stimolare l’appetito.
I capperi sono anche un’ottima fonte di betacarotene e di alcuni flavonoidi come:
- la quercetina, dotata di proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e analgesiche;
- la rutina, che aiuterebbe non solo a rinforzare i capillari, ma anche a ridurre il colesterolo LDL in caso di obesità.
Grazie a queste proprietà, i capperi sarebbero anche indicati per contrastare emorroidi, vene varicose e altri disturbi emorragici. Non sono, invece, consigliati in caso di interventi chirurgici o in caso di assunzione di alcuni farmaci contro il diabete.
Quindi, non tutti sanno che i capperi aiuterebbero a contrastare colesterolo LDL, scorregge frequenti e anche queste altre patologie
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Per godere di queste proprietà e avere una bella scorta di capperi in casa, sono molte le persone che coltivano questa pianta nei propri giardini. Si tratta di un arbusto che si sviluppa in larghezza, piuttosto che in lunghezza, e che può crescere spontaneo anche tra i muretti a secco.
Predilige ambienti umidi e caldi, con temperature anche superiori ai 30 gradi, e ama un’esposizione in pieno sole. Inoltre, è una pianta che non necessita di innaffiature costanti e che sopravvive anche a lunghi periodi di siccità. Il terreno, infine, deve essere misto a sabbia e lapillo, friabile e ben drenato.
Ecco come conservarli
Per utilizzare i capperi nelle nostre ricette è importante conoscere le due principali modalità di conservazione. Essi, infatti, possono essere conservati sia sotto sale che sott’aceto.
Nel primo caso, dopo aver sterilizzato i vasetti, basterà riempirli alternando uno strato di sale e uno di capperi, fino all’orlo. Una volta chiusi ermeticamente, andranno poi conservati per 40 giorni in un luogo buio e fresco, e rimestati ogni tanto. Con questa modalità, possiamo conservare i capperi anche per 2 anni. Nel secondo caso, dopo averli lavati per bene, bisognerà prima lasciarli macerare in una ciotola contenente del sale per 3 giorni. Dopo di che, basterà trasferirli nei vasetti sterilizzati aggiungendo un po’ di sale di macerazione e una soluzione di acqua calda e aceto di vino bianco.
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