Non tutti sanno che c’è un modo per andare in pensione a 57 o 62 anni anziché a 67 e con soli 20 anni di contributi

INPS

Tutti i lavoratori, arrivati ad una certa età, sono ansiosi di andare in pensione. Attendere, infatti, il compimento dei 67 anni non è una prospettiva che entusiasma, soprattutto se si svolge un lavoro abbastanza logorante. Proprio per questo motivo la maggior parte di coloro che devono accedere alla pensione cerca una modalità per la quiescenza anticipata. Ma questo non sempre è possibile visto che normativa, pur prevedendo numerose misure che permettono l’anticipo, richiede specifici requisiti.

Nella maggior parte dei casi le pensioni anticipate richiedono un buon numero di anni di contributi. In alcuni casi oltre al requisito contributivo è richiesto di raggiungere anche una determinata età. Ma non tutti sanno che c’è un modo per andare in pensione e lasciare il lavoro con 5 o 10 anni di anticipo e avendo versato relativamente pochi contributi.

Non tutti sanno che c’è un modo per andare in pensione a 57 o 62 anni anziché a 67 e con soli 20 anni di contributi

Andare in pensione a 62 anni o a 57 è possibile anche per chi ha versato solo 20 anni di contributi. Per farlo è necessario, però, essere titolari di una pensione integrativa che permetta l’accesso alla RITA. La rendita integrativa temporanea anticipata consente, infatti, di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro proprio approfittando del tesoretto accumulato nel fondo complementare.

Non si tratta di un pensionamento vero e proprio, ma quando di uno scivolo che accompagna alla pensione con una rendita erogata dal fondo. Si può decidere di destinare solo una percentuale del capitale accantonato o, in alternativa,  utilizzarlo per intero. Il tutto, ovviamente, dipende dalla rendita che si desidera ottenere per gli anni che separano dal pensionamento vero e proprio.

5 o 10 anni di anticipo, ecco i requisiti

La RITA consente l’accesso alla quiescenza anticipata a quei lavoratori che hanno sottoscritto un fondo pensione integrativo . I requisiti d’accesso sono diversi nel caso il richiedente sia disoccupato o ancora in servizio. Nello specifico sono richiesti:

  • 62 anni di età per il lavoratore ancora in servizio contestualmente alla cessazione dell’attività lavorativa;
  • 57 anni di età per il lavoratore che risulta disoccupato da almeno 24 mesi;
  • Almeno 20 anni di contributi accreditati nell’AGO;
  • Almeno 5 anni di contributi accreditati nel fondo previdenziale complementare.

Da notare, infine, che la domanda dell’eventuale RITA non deve essere presentata all’INPS ma al gestore del fondo complementare.

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