Non tutti sanno che andare in pensione con 15 anni di contributi è privilegio di pochi

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Quando si parla di pensione con 15 anni di contributi si deve pensare che ci si riferisce a normativa previdenziale che ormai ha almeno 30 anni. Leggi vecchie che prevedono requisiti che difficilmente si possono soddisfare oggi. E proprio per questo andare in pensione con questi contributi ormai è diventato praticamente impossibile. Non tutti sanno che andare in pensione con meno di 20 anni di contributi è quasi impossibile. E proprio per questo molto spesso non sfruttano la strada dei contributi volontari o di quelli che l’INPS offre in omaggio, senza pagare.

L’Opzione Dini permette solo il ricalcolo contributivo

Erroneamente molti scrivono che esercitando l’Opzione Dini, prevista dalla Legge 335 del 1995, sia possibile accedere alla pensione con soli 15 anni di contributi. Ma questo non è vero. Per poterla esercitare servono almeno 15 anni di contributi versati, ma questo non significa che poi questi bastino per il pensionamento.

Inizialmente tale scelta permetteva a chi la sceglieva di andare in pensione con i requisiti previgenti la riforma Fornero (quindi 15 anni di contributi). Ma solo a patto di averli raggiunti entro il 2011. E oggi, quindi, chi esercita l’opzione contributiva, difficilmente può aver raggiunto quei requisiti entro il 2011. E, pertanto per andare il pensione deve avere almeno 20 anni di contributi.

Le deroghe Amato

La Legge Amato del 1992 prevede 3 deroghe che permettono il pensionamento a 67 anni con solo 15 anni di contributi. Ma rispettando determinati requisiti. La prima richiede che tutti i contributi siano stati versati prima del 1992. Ma quale lavoratore che oggi ha 67 anni ha smesso di versare contributi 30 anni fa, all’età di 37 anni?

La seconda richiede di aver chiesto ed ottenuto l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari entro la fine del 1992. Solitamente si richiede l’autorizzazione quando si è vicini al pensionamento. Ma forse qualcuno che abbia chiesto l’autorizzazione al versamento prima del 1992 ancora c’è. E potrebbe rientrare in questa deroga. Ma diciamoci la verità, sono davvero pochissime persone.

La terza deroga forse è quella più utilizzabile perché richiede che il primo contributo sia stato versato almeno 25 anni prima del pensionamento. Requisito facile da soddisfare. E che per almeno 10 anni si siano versati contributi non sufficienti alla copertura dell’intera annualità. E con la precarietà del lavoro che c’è oggi molti potrebbero rientrarci.

Non tutti sanno che andare in pensione con meno di 20 anni di contributi in questo caso è facilissimo

Ma c’è un caso in cui è facilissimo andare in pensione con meno di 20 anni di contributi. E riguarda i contributivi puri. Ovvero coloro che hanno iniziato a versare i propri contributi a partire dal 1996. La pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni richiede, infatti, solo 5 anni di contributi. E spetta indipendentemente dall’importo dell’assegno.

Per chi ha contributi versati a partire dal 1996, la pensione con 15 anni di contributi, quindi, sicuramente spetta. Ma solo al compimento dei 71 anni.

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