Siamo in pieno autunno e rispetto alla stagione precedente cambiano anche le abitudini circa la propria alimentazione Oggi parliamo del cardo. È un ortaggio che appartiene alla famiglia del carciofo anche se dal suo aspetto potrebbe anche somigliare a un sedano.
Non è tanto popolare, eppure in cucina è molto versatile. Li possiamo scaldare in padella e condire con olio o burro formaggio o con gorgonzola e noci.
Sono gustosi gratinati al forno con besciamella e formaggi, impanati o fritti in pastella.
Non tutti lo conoscono ma il sapore di questo benefico e dietetico ortaggio invernale somiglia al carciofo.
La raccolta del cardo inizia proprio in questo mese e dura fino ai primi giorni di febbraio.
Esistono alcune varietà di cardo: lo spadone, il gigante di Romagna, il cardo gobbo di Nizza Monferrato e il cardo Mariano.
Le sue importanti proprietà
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Il cardo ha un elevato potere di sazietà e un basso contenuto calorico, per questo motivo è consigliato per chi segue una dieta.
Contiene potassio, calcio, ferro, sodio e fosforo. Tra le vitamine possiede: alcune del gruppo B e una buona quantità di vitamina C. Il cardo è anche noto per le sue proprietà protettive nei confronti del fegato, proprietà antiossidanti e decongestionanti. Grazie all’alto contenuto di fibre tiene in salute l’intestino mantenendo un normale transito intestinale.
Non tutti lo conoscono ma il sapore di questo benefico e dietetico ortaggio invernale somiglia al carciofo. Come pulirli e conservarli
La parte commestibile del cardo è il gambo.
I cardi come i carciofi vanno puliti al momento dell’utilizzo perché tendono ad annerire. Togliere a ciascun gambo i filamenti poi tagliarli e lasciarli in un contenitore con acqua, aceto e limone fino alla cottura.
Per non farli annerire durante la cottura si può aggiungere del succo di limone. Il tempo di cottura del cardo è di trenta o sessanta minuti.