La cura di sé stessi e della propria salute parte innanzitutto dalla prevenzione. Certo, lo stile di vita e la predisposizione genetica sono fattori fondamentali per il nostro benessere, ma anche i controlli periodici di prevenzione lo sono.
Grazie a queste visite, infatti, possiamo letteralmente salvare la nostra vita. In particolare, esiste un tipo di controllo importantissimo che molte persone ignorano perché ritenuto “meno importante”. Questo è un grave errore, visto che potrebbero derivarne problemi considerevoli. Ecco di cosa si tratta.
Non tutti la effettuano regolarmente eppure questa visita preventiva può salvarci la vita
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Si tratta del controllo dei nei. Questa visita non si dovrebbe mai trascurare, a nessuna età.
Non dimentichiamo che chi ha 50 anni deve assolutamente fare queste 3 visite preventive. Oggi, però, approfondiremo l’importanza della visita dermatologica.
Grazie a questo controllo è possibile scoprire eventuali problemi e tumori della pelle, tra cui il pericoloso melanoma. È un tumore maligno, tra i più frequenti nelle persone di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
L’incidenza di questo tumore sta crescendo, soprattutto negli ultimi anni. Come riporta l’Istituto Europeo di Oncologia, nel nostro Paese ogni anno vengono diagnosticati 7.000 nuovi casi di melanoma. Negli ultimi anni i decessi dovuti a melanoma cutaneo sono stati 3.000 nelle donne e 4.000 negli uomini. Ecco perché è importante sottoporsi a questo controllo di prevenzione. Infatti, non tutti la effettuano regolarmente eppure questa visita preventiva può salvarci la vita.
Dipende anche da caratteristiche congenite e scottature
Tendenzialmente gli individui che presentano nei clinicamente atipici sono più predisposti, ma non solo. È a rischio anche chi si è scottato più volte al sole o chi ha avuto in famiglia casi di melanoma.
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di insorgenza di un tumore, e consiste in una visita dermatologica da effettuare periodicamente in centri specializzati. Concentriamoci ora su un’altra visita salvavita raccomandata tra i 50 e i 69 anni.
Il campanello d’allarme è nelle feci
Si tratta dell’esame del sangue occulto nelle feci, ossia non visibile a occhio nudo. È una visita preventiva che consiste nell’analizzare un campione di feci per scongiurare il tumore del colon-retto. Come riporta l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), il Ministero della Salute consiglia questo esame alle persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni. L’esame andrà eseguito ogni 2 anni, salvo diversa indicazione medica.