È nell’aria da tempo la notizia degli aumenti sulle pensioni previsti per il 2022. La notizia è verificata dalla sottoscrizione in Gazzetta Ufficiale di un decreto firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il decreto prevede un adeguamento delle pensioni al nuovo tasso di inflazione. Per questo, molte pensioni verranno rivalutate in positivo, aumentando in media dell’1,7%. Tale aumento dovrebbe riguardare anche le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento. Ma non tutte le pensioni aumenteranno nel 2022 perché questi assegni potrebbero diminuire anche di parecchio. Si tratta di alcuni casi al limite, ma non per questo inesistenti, in cui l’assegno previdenziale potrebbe ridursi anche della metà dell’importo. Vediamo di seguito quali sono le pensioni a rischio.
I beneficiari di queste pensioni possono vedere riduzioni dell’assegno
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Le diminuzioni sulle pensioni riguardano alcuni dei cittadini che percepiscono l’assegno sociale. Questo tipo di sussidio spetta alle persone che non hanno maturato contributi sufficienti per ricevere una regolare pensione. Per ricevere l’assegno sociale servono anche altre caratteristiche, che sono l’età minima di 67 anni e la residenza sul suolo italiano.
L’assegno sociale, nella sua interezza, spetta alle persone che non hanno redditi. Altrimenti, l’assegno si riduce proporzionalmente, fino ai limiti previsti dalla legge. Nel 2021, i limiti di reddito per l’assegno sociale erano di 5.983,64 euro annui per i non coniugati e 11.967,28 euro annui per i coniugati. Le persone che richiedono il sussidio devono comunicare i redditi all’INPS, che si occupa di calcolare l’assegno spettante e le eventuali diminuzioni.
Quello che molti non sanno è quali siano i redditi che bisogna dichiarare. In generale, sono tutti i redditi soggetti a IRPEF. Tra questi, ci sono anche alcune spese mediche.
Non tutte le pensioni aumenteranno nel 2022 perché questi assegni potrebbero diminuire anche di parecchio
Abbiamo visto che l’assegno sociale può subire diminuzioni man mano che il reddito si avvicina ai limiti previsti per legge. In tal caso, valgono ai fini del computo del reddito anche eventuali ricoveri in ospedali o case di cura. L’assegno sociale può subire una riduzione anche del 50% del suo importo, se il beneficiario sfrutta queste cure a carico dello Stato. Ove la retta per le spese mediche fosse pari a meno della metà dell’importo dell’assegno, la pensione può subire riduzioni pari a un quarto dell’importo. Se, invece, le spese mediche superano metà dell’importo dell’assegno sociale, la pensione può subire diminuzioni fino al 50%.
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