Abusare di salumi e formaggi sicuramente non fa bene al nostro cuore. Il loro eccesso di grassi porta infatti all’ipertensione, all’innalzamento del colesterolo e dei trigliceridi. Non sono pasta, salumi e formaggi i veri nemici dell’ipertensione a tavola, ma questa sostanza contenuta anche in eccesso in moltissimi alimenti: il sale. Sono tante le persone convinte di risolvere il problema dell’assunzione di troppo sale, eliminando salumi e formaggi. Ma, non dimentichiamo che, se saliamo troppo una salutare insalata, rischiamo di ottenere l’effetto contrario al principio salutare. Vediamo allora con i nostri Esperti come muoversi in questo labirinto della scienza dietetica, grazie al consulto di un medico dello sport.
La ricerca di poco sale
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Negli anni ’80 fece scalpore la famosa dieta “Dash”, che nulla ha a che vedere con l’omonimo detersivo. Si tratta semplicemente dell’abbreviazione delle parole inglesi Dietary Approaches to Stop Hypertension. Pur non conoscendo l’inglese, quasi tutte le parole sono di facile traduzione e ci fanno capire l’importanza di questa dieta che mira a ridurre l’ipertensione a tavola. Ma, attenzione che questa “rivoluzione americana” altro non è che una rivisitazione dell’italianissima dieta mediterranea. Sicuramente parliamo di un regime dietetico che preveda un limite all’utilizzo del sale. Quindi, cercare di introdurre meno sodio possibile nel nostro organismo. Quantità, che i medici dell’alimentazione fissano in circa due grammi al giorno per un adulto.
Sono le nostre abitudini a contare tanto
Non sono pasta, salumi e formaggi i veri nemici dell’ipertensione a tavola, ma questa sostanza contenuta anche in eccesso in moltissimi alimenti e che dobbiamo noi stessi limitare. Con le nostre abitudini. Facciamo un esempio: a fare potenzialmente male non è il piatto di pasta in sé, regolando ovviamente la grammatura. Ma il condimento dell’acqua prima e del sugo poi. Qui rischiamo davvero di compromettere in un solo piatto tutto l’apporto di sale della giornata.
Così come un piatto di patate fritte, magari abbinate a dei wurstel saranno anche un piacere per il palato, ma una bomba per il cuore. Se nel pomeriggio andiamo ad allenarci, a pranzo, mangiamocelo un panino col salame. Magari con un piatto di melanzane o di carote. Ecco allora che, al di là delle diete, sono le nostre abitudini a fare la differenza. Ricordandoci di assumere sempre tanta frutta e verdura, in grado di avviare con le fibre e le vitamine il metabolismo e la termogenesi.
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