Non sono esodati ma sulle pensioni molti lavoratori nel 2024 saranno penalizzati

Non sono esodati ma sulle pensioni molti lavoratori nel 2024 saranno penalizzati-Foto da pixabay.com

Fu nel 2012 che per le pensioni nacque una definizione che ha fatto storia e di cui si è parlato per anni ed anni. La definizione è esodati. Infatti gli esodati furono quei lavoratori lasciati, a seguito dell’ingresso della riforma Fornero, improvvisamente senza lavoro e senza pensione. Il termine come dicevamo fu utilizzato per molti anni anche perché proprio per via degli esodati il Governo italiano a prescindere dagli schieramenti, introdusse diversi provvedimenti di salvaguardia.

Misure atte proprio a tutelare queste situazioni davvero drastiche. Qualcuno parla di esodati anche adesso dopo le novità dell’attuale Governo che ha inasprito alcune misure previdenziali inserite nella Legge di Bilancio. Forse è una esagerazione, non sono esodati ma sulle pensioni molti saranno davvero penalizzati.

Non sono esodati ma sulle pensioni molti lavoratori nel 2024 saranno penalizzati

Gli esodati erano coloro che si trovavano ad un passo dalla pensione. Soggetti che magari avevano già organizzato di lasciare il lavoro, salvo poi, improvvisamente come dicevamo, trovarsi senza niente. Perché la riforma Fornero cancellò le pensioni di anzianità e introdusse le pensioni anticipate. Ci fu l’addio alla Quota 96 che consentiva il pensionamento con 60 anni di età e 35 anni di contributi. E stop alle uscite senza limiti di età con 40 anni di versamenti. Oggi invece la situazione è leggermente migliore, ma non si può non dire che ci saranno penalizzati dalle novità del pacchetto pensioni della manovra di fine anni.

Ecco i nuovi penalizzati 2024

Come non parlare degli edili, che nel 2023 sfruttavano l’APE sociale con 32 anni di contribuzione mentre nel 2024 dovranno raggiungere 36 anni di versamenti. E se c’è chi ha perso il lavoro proprio in funzione di una uscita così vantaggiosa come lo era nel 2023? Anche l’età anagrafica per l’APE sociale è passata da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Inevitabile considerare anche Opzione Donna come una misura radicalmente peggiorata dal Governo.

Questo però già dal 2023, quando la platea delle beneficiarie è passata da tutte le dipendenti e tutte le autonome a 58 e 59 anni di età, a 4 categorie assai particolari e prima a 60 anni (2023) e poi a 61 anni (2024). Oggi una lavoratrice dipendente se non è alle prese con aziende in crisi al Ministero, se non è invalida o caregivers, non può uscire con Opzione Donna. E pure chi aveva deciso di lasciare il lavoro con la Quota 103 nel 2024, si trova di colpo con una regola di calcolo diversa. la pensione di Quota 103 fino al 31 dicembre 2023 era mista, adesso è diventata tutta contributiva.

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