L’osteoporosi è una malattia silente che aggredisce il nostro corpo in modo graduale e indolore e spesso è difficile da riconoscere. Altre volte è accompagnata da dolori diffusi che sono una specie di campanello d’allarme. Contro l’osteoporosi è molto importante giocare d’anticipo e cercare di prevenirla prima che diventi un vero problema di salute fino a causare la frattura delle ossa. Infatti è più semplice evitare la perdita di densità ossea che ripristinarla.
Il ruolo della dieta
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Alla base di una corretta prevenzione c’è sicuramente la dieta con il giusto apporto di calcio e di vitamina D, che aiuta l’organismo ad assorbire il calcio. Il calcio è contenuto in molti latticini come lo yogurt e i formaggi fermentati e anche in alcune verdure come i broccoli. Ne sono ricchi anche i frutti a guscio come mandorle e noci, per fare un esempio. Tutti alimenti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta. Per garantire un buon assorbimento del calcio è tuttavia necessaria la vitamina D, che si assume con l’alimentazione ma soprattutto con l’esposizione al sole. Non per nulla viene chiamata vitamina del sole.
La vitamina D è contenuta nei pesci grassi come il salmone o lo sgombro, nel fegato, in particolare nell’olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d’uovo e anche nei funghi. Però solo il 20% circa di vitamina D di cui abbiamo bisogno proverrebbe dall’alimentazione. Il resto si formerebbe nella pelle in seguito all’esposizione ai raggi UVB.
Non solo yogurt e pesce grasso, ma per combattere osteoporosi e dolore alle ossa è necessaria questa buona abitudine quotidiana
Dunque, alla base del buon funzionamento del metabolismo delle ossa c’è la vitamina D, che si assume con l’alimentazione ma soprattutto con l’esposizione al sole. Riguardo a questo aspetto restano molte incognite. Per quanto tempo bisogna esporsi e a quali ore? La risposta a questa domanda è influenzata da numerose variabili come la latitudine, il colore della pelle e l’età.
La vitamina D si assorbirebbe meglio man mano che ci si avvicina all’equatore, perché i raggi del sole sono più diretti, e durante le ore centrali della giornata. Le persone di pelle scura assorbirebbero meno bene questa vitamina per la presenza di melatonina, che costituisce una specie di schermo. Anche le persone anziane avrebbero bisogno di periodi più lunghi di esposizione rispetto ai giovani. Si stima che in estate siano sufficienti circa 40 minuti al giorno all’aria aperta in maglietta e pantaloncini per assicurarsi una scorta di vitamina D per tutto l’anno. Ma anche nelle altre stagioni un’esposizione giornaliera di circa 20 minuti anche solo delle mani, del viso e del collo potrebbe rendere le nostre ossa più forti. Quindi non solo yogurt e pesce grasso, ma anche tanto sole può portare benefici alla nostra salute.
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