Non solo viaggi e cibo in Italia ma anche 7 romanzi da recuperare della letteratura del Novecento

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L’Italia è famosa in tutto il Mondo come meta turistica prediletta per via dei tanti monumenti, della bellezza delle città, del clima mite e dell’ottimo cibo. La cultura italiana non è fatta solo di edifici antichi e dipinti bellissimi ma anche di libri importanti. Partendo dall’antichità per arrivare ai giorni nostri l’elenco è pressoché infinito. La letteratura del Novecento, però, ha proposto diverse opere che si sono meritate il titolo di definitive. È il termine giusto per indicare la loro completezza, la perfezione stilistica e l’influenza che hanno avuto in seguito. A partire dalla Coscienza di Zeno di Italo Svevo. Il libro sarebbe da considerarsi un capolavoro nel momento in cui ci fa riflettere sui nostri limiti. Una visione verso il futuro grazie alla Psicoanalisi e a una moderna interpretazione dei rapporti dell’individuo con sé stesso e con gli altri.

E di rapporti tra individui, ma a un livello più oscuro, si occupa Se questo è un uomo di Primo Levi. Testimonianza della vita nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, è un libro che tutti dovrebbero leggere per comprendere la disumanità dell’uomo.

La vita imita l’arte, i luoghi ci fanno perdere, i cambiamenti ci straniscono

Non solo viaggi e cibo in Italia ma anche premi Nobel. Luigi Pirandello scrisse Il fu Mattia Pascal per dimostrare quanto fosse potente lo Stato Civile che ci impone regole di vita sociale. Il protagonista cerca di vivere al di fuori di queste regole finendo per vivere una non vita. Quello dell’estraniazione è un tema più che mai attuale nella nostra società caratterizzata dal vortice della pubblicità e dei social media.

Con Il deserto dei Tartari, Dino Buzzati ci da una visione del futuro fatta di speranze e attese vane. La città è il luogo in cui vivono i nostri affetti ma anche in cui risiede la nostra sofferenza. Quando il luogo amico diventa estraneo il senso della perdita ci sovrasta, Buzzati ci insegna il senso dell’illusione e della disillusione.

Un romanzo da non perdere per capire i giorni nostri è Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Viviamo giorni in cui i cambiamenti repentini nei rapporti e nel lavoro sono numerosi e spesso non sappiamo come interpretarli. Leggere Il Gattopardo ci farà capire che il cambiamento è incontrastabile e necessario, imparare ad assecondarlo può aiutarci, impedirlo può portarci alla rovina. Pubblicato nel 1950, diede una grande fama al suo autore e la vita a uno dei film italiani più importanti di sempre diretto da Luchino Visconti.

Non solo viaggi e cibo in Italia ma anche l’arte del linguaggio

2 romanzi fondamentali scritti da 2 autrici molto importanti sono L’isola di Arturo e Lessico famigliare. Dovremmo leggere il romanzo di Elsa Morante perché ci insegna come sopravvivere alla solitudine  senza mai tradire la terra in cui siamo nati. Dovremmo leggere Lessico famigliare di Natalia Ginzburg per capire l’importanza delle parole e per imparare che non vanno sprecate o storpiate.

Sono temi di attualità ancora oggi vista l’incapacità di vivere la solitudine che ci fa paura. Ma anche la violenza a cui sottoponiamo la nostra lingua sui social e dentro ai programmi in tv.

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