Chi abita o frequenta le zone dell’Italia centrale ha sicuramente sentito parlare del Pecorino. E non per riferirsi al noto formaggio che si ottiene dal latte di pecora, ma a un vino fresco o profumato e di buona struttura. Quando al ristorante si ordina un Pecorino si va sul sicuro. E non perché sia un vino banale, ma perché è quasi impossibile non apprezzarlo. È molto versatile e si abbina a un’ampia gamma di piatti. È perfetto con il pesce, ma accompagna bene anche antipasti ed aperitivi e non disdegna i dolci e i formaggi. Molto diffuso in Abruzzo e nelle Marche, è uno dei vini più richiesti degli ultimi anni.
Un vitigno dalle origini molto antiche
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Eppure ha rischiato l’estinzione. Alla fine degli anni ’80 del Pecorino si erano perse le tracce. I produttori infatti, per le basse rese e per la difficoltà di lavorazione, si erano orientati verso altri vitigni più resistenti. Eppure è un vino dalle origini molto antiche. Ne troviamo traccia già in età romana e pare che fosse giunto in Italia portato da coloni greci.
Perché si chiama come un formaggio è un altro mistero. Forse c’è un legame con l’attività pastorale molto diffusa nel territorio in tempi passati. Certo è che il Pecorino è stato riscoperto nella metà degli anni ’80 grazie all’intuizione di alcuni produttori abruzzesi e marchigiani ed è diventato uno dei vini più amati del territorio. In Abruzzo la produzione si identifica con l’Abruzzo DOC, il Controguerra DOC e diversi IGT, vini ad Indicazione geografica tipica, come Terre di Chieti o Colline Pescaresi, per citarne alcuni. Nelle Marche, i più noti sono l’Offida DOCG e il Falerio Pecorino DOC.
Non solo Verdicchio e Sauvignon ma anche questo vino secco e fruttato si abbina perfettamente al pesce e ai crudi di mare
È un vino di grande struttura con note sapide e minerali. Ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati.
È secco e morbido con una discreta gradazione alcolica derivante da uve molto zuccherine. Il vitigno, infatti, cresce in luoghi freschi ed elevati con scarso irraggiamento solare e forte escursione termica. Queste condizioni favoriscono un notevole accumulo zuccherino, che fa salire di conseguenza la gradazione alcolica. Il profumo è fruttato con note erbacee. Queste caratteristiche possono variare leggermente in base al territorio di produzione.
Non solo Verdicchio e Sauvignon, anche il Pecorino si abbina molto bene con il pesce, in particolare con i crudi di mare. Ma si può servire anche con carni bianche e con primi piatti in cui siano presenti delle erbe aromatiche. Come la pasta al pesto, per fare un esempio. Per la degustazione si consiglia di stapparlo circa mezz’ora prima e di mantenerlo a una temperatura tra i 10 e i 12 gradi.
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