A volte è incredibile quanto le abitudini più impensabili finiscano per incidere ad ampio raggio nella vita.
È accaduto che, ad esempio, una ricerca dell’Università di Teramo, pubblicata su Frontiers in Nutition, sia andata ad analizzare le abitudini di alcuni anziani abruzzesi.
L’Abruzzo è una terra che ha un altissimo numero di persone che hanno tra i 90 e i 99 anni di età e di centenari. E, come accade in questi casi, si cerca di indagare perché la longevità finisca per essere così diffusa in certe aree.
Non solo una cena leggera, ma ci sarebbe un altro segreto che aiuterebbe a vivere fino a 100 anni
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I dati hanno, intanto, rivelato condotte di vita spesso associabili a quelle che sovente vengono indicate come giuste per godere a lungo di buona salute. Basti pensare al fatto che nel campione di anziani analizzati tutti seguivano un’alimentazione ricca di legumi, frutta e verdura. E non va dimenticata l’attività fisica che praticavano in giovane età. Molti di loro, inoltre, non si erano ancora fermati continuando ad occuparsi ancora personalmente dell’orto.
C’è, però, un fattore su cui i ricercatori hanno posto l’accento: gli orari in cui mangiavano. Nella loro distribuzione dei pasti consumavano la cena mediamente alle 19.13, con colazione alle 6.18 preferibilmente con gli avanzi della cena, latte, pane o pane e prosciutto, più il pranzo alle 12.38.
Gli autori della ricerca hanno sottolineato la presenza di una restrizione calorica di 17-18 ore tra la cena ed il pranzo. Tra l’uno e l’altro c’era solo una colazione da 200-300 calorie, uno spuntino fatto per lo più di pietanze salate.
A questo punto si legano due concetti rilevabili. La collocazione della cena e la conseguente distanza con il pranzo di 17-18 ore favorirebbero la riduzione dello stress metabolico indotto dal pasto principale della giornata (il pranzo).
Evidenza che si aggiunge, come riportato nello studio, al fatto che una cena a tarda sera è associata ad un aumento dell’incidenza di patologie cardiovascolari, ictus, insufficienza cardiaca ed altre patologie.
Per vivere a lungo sono tanti i fattori da prendere in considerazione
Nelle conclusioni si dice che i risultati della ricerca supportano l’importanza della restrizione calorica giornaliera, di una dieta con tanti vegetali e l’attività fisica dei partecipanti nei processi per la longevità degli abruzzesi.
L’orario di cena diventa, dunque, un altro fattore che incide nella possibilità di arrivare a 100 anni, insieme ad altri che già si conoscevano. E l’obiettivo nel tempo potrebbe diventare sempre più raggiungibile, tenuto conto che la stima è che entro il 2100 si potrebbe arrivare a 19.000.000 di centenari nel Mondo a fronte del poco più di mezzo milione del 2020. Per provarci, in base a quanto si evince dalla ricerca, è meglio sforzarsi di mangiare presto la sera. Non solo una cena leggera, dunque, tra in consigli da mettere in atto per l’ultimo pasto della giornata.
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