Sicuramente uno degli alimenti che hanno maggiormente diviso l’opinione pubblica negli ultimi anni sono state le uova. Fortemente rivalutate dalla comunità scientifica e dalla scienza dell’alimentazione, dopo che erano state accantonate. Giudicate, forse troppo presto, una delle cause principali dell’innalzamento del colesterolo assieme al formaggio. Grazie però, al contributo di molti esperti, le uova sarebbero state riportate alla loro importanza naturale. Come dimenticare infatti le uova che ci preparavano le nostre nonne, anche col limone o con lo zucchero, per darci tanta energia pulita. Uova, che in questo periodo dell’anno, apprezziamo in modo particolare nella loro versione soda, nelle insalatone. Capaci di garantire un po’ di sprint, soprattutto se le assumiamo a pranzo e nella pausa lavorativa. Come ricordano sempre i medici, tutto sta a usare il giusto mezzo e i giusti condimenti.
Perché si chiamano uova alla Benedict
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Se abbiamo avuto la fortuna di fare un viaggio a New York, quasi sicuramente abbiamo avuto il piacere di gustare le uova alla Benedict. In America, ma anche nella madre patria scozzese, questa ricetta è una vera e propria forma di culto. Addirittura, in alcune zone, il 16 aprile di ogni anno, si celebra il giorno di festa delle uova alla Benedict. Curiosità particolari di questa ricetta, sempre più servita anche negli hotel italiani, all’interno della colazione all’inglese. Ricetta diventata famosissima anche nei romanzi di Agatha Christie, ma anche perché uno dei piatti preferiti della grandissima Marilyn Monroe. Come accade però spesso e alle ricette più famose, sono in tanti a rivendicarne l’origine. Quella però più vicina alla verità, riconduce nella bellissima capitale scozzese Edimburgo, dove sarebbe nata alla fine del 1700.
Non solo strapazzate e sode ma ecco la ricetta per preparare delle uova super
Qualcuno erroneamente le chiama anche uova in camicia, ma non sarebbe propriamente la stessa ricetta. Visto che proprio la sua creazione avrebbe più varianti, vogliamo concentrare la nostra attenzione non tanto sulla preparazione, ma sugli ingredienti che la renderebbero così speciale. Come spesso accade in una ricetta, a fare la differenza sono i particolari e la qualità delle materie prime. Per questo motivo, se vogliamo che le nostre uova alla Benedict si avvicinino all’idea originale, sarà assolutamente fondamentale puntare su una di altissima qualità.
L’importanza della qualità
Sulla salsa olandese originale, possibilmente su uova a chilometro zero e sul burro di montagna. Magari quelle che abbiamo assaggiato a New York non saranno il frutto di colture locali, mentre quelle scozzesi fanno la differenza proprio in questo. Non solo strapazzate e sode, queste uova, per chi preferisce il gusto e non guarda in questo caso alla bilancia e alla somma delle calorie. E, per accompagnarle con del pane gustoso e fatto in casa non può mancare una ricetta davvero speciale.
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