Che i porcini siano i funghi più ricercati, apprezzati e cucinati in Italia è cosa nota. Ci sono infinite ricette e tradizioni relative al “re del bosco” e il suo sapore è inconfondibile.
Ci sono dei sughi per la pasta eccezionali che vedono nel porcino il protagonista indiscusso. Tuttavia, sarebbe riduttivo e miope considerare solo il porcino quando andiamo a fare le nostre camminate nei boschi. Il suolo d’Italia è ricchissimo di molte altre specie, che dobbiamo conoscere e saper apprezzare.
La vera difficoltà con i funghi riguarda anche il loro nome. Esiste certo il nome scientifico ma che in pochissimi usano. Infatti, ogni regione ha la sua specificità e il fungo di cui vogliamo parlare oggi ha molti nomi. In genere, il suo nome più diffuso è finferli, ma lo conosciamo anche come cantarello o galletto. Infatti, non solo porcini ecco uno fungo strepitoso che ci regala il bosco a ottobre.
I finferli
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Il suo nome latino e scientifico è cantharellus cibarius e lo riconosciamo subito dalla sua forma e dal suo colore. Si presenta, infatti, con un gambo che ricorda un cono rovesciato. La sua carne è molto consistente e robusta e non notiamo alcuna peluria attorno. Si tratta di un fungo generalmente piccolo, che misura al massimo quattro centimetri di altezza e uno e mezzo di larghezza.
Il cappello è nelle prime fasi del suo sviluppo convesso, ma quando il fungo raggiunge la maturità si evolve e diventa concavo. Le parti esterne sono molto irregolari, con le lamelle visibili e spesse. Queste ultime presentano delle pieghe irregolari che lo rendono davvero facile da riconoscere. Il suo tocco di stile è dato dal colore che varia dall’arancione al giallo dorato.
Non solo porcini ecco uno strepitoso fungo che ci regala il bosco a ottobre
Possiamo trovare questa tipologia di funghi in molti tipi di boschi e altitudini. Tuttavia, la regola generale è quella di cercarli in boschi di latifoglie molto umidi. Lo scenario ideale è un bosco di castagni, faggi o querce con rigoli d’acqua.
Vicino a questi ultimi, specialmente scavando un po’ sotto al muschio non è cosa rara trovare i finferli. Quando ne troviamo alcuni, ricordiamoci sempre di portarli a casa con una cesta di vimini. In questo modo le loro spore cadranno per terra e daranno la possibilità alla specie di continuare a diffondersi.
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