Non solo per maternità e servizio militare, i contributi figurativi INPS gratis spettano anche in questi casi

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I contributi figurativi possono essere importanti per la pensione e per il calcolo dell’assegno spettante. Si tratta di contributi del tutto gratuiti che vengono riconosciuti al lavoratore in particolari situazioni, tutelate dalla legge, in cui non si presta attività lavorativa. Ad esempio, è il caso del periodo di astensione obbligatoria per maternità, anche al di fuori del rapporto di lavoro. Alla donna sono riconosciuti fino a 5 mesi di contribuzione figurativa. O, per gli uomini, il caso del periodo in cui si è prestato servizio militare per il quale spetta copertura contributiva. Ma non solo per maternità e servizio militare spetta questo beneficio. I casi in cui vengono riconosciuti, infatti sono molteplici.

Contributi volontari, perché sono importanti?

I contributi volontari sono utili sia per il diritto che per la misura della pensione, a meno che la normativa non preveda diversamente. Questo significa che possono essere sempre utilizzati per raggiungere il requisito contributivo di accesso alla prestazione. E in moltissimi casi sono inseriti anche nel calcolo dell’assegno previdenziale, aumentandone l’importo.

Anche se per alcuni eventi la contribuzione in questione è riconosciuta in automatico, in altri è necessario presentare apposita domanda all’INPS. Come accade, per esempio, per la valorizzazione del servizio militare.

Non solo per maternità e servizio militare, i contributi figurativi INPS gratis spettano anche in questi casi

Abbiamo detto che i contributi figurativi vengono riconosciuti per molti eventi in cui il lavoratore non svolge il suo servizio. Vediamo quali sono i periodi per i quali si può richiedere la copertura contributiva.

Abbiamo già citato la maternità, anche fuori del rapporto di lavoro, e il servizio militare sia obbligatorio che volontario. Ma spettano anche per malattia, infortunio e malattia del bambino, ad esempio. O per il congedo parentale o quello straordinario se si assiste un familiare invalido. Vengono riconosciuti anche in caso di cariche elettive o sindacali o per le giornate di assenza dal lavoro per donare sangue.

Non tutti sanno, però, che agli invalidi con percentuale superiore al 74% spetta una maggiorazione contributiva. Oltre quella già versata in costanza di rapporto di lavoro. La maggiorazione riconosce 2 mesi di contributi figurativi ogni anno di lavoro prestato con i requisiti sanitari necessari. Fino ad un massimo di 5 anni di contribuzione in più. Anche in questo caso è necessario presentare apposita domanda.

La copertura ai fini previdenziali viene riconosciuta senza bisogno di presentare domanda, invece, per:

  • periodi di cassa integrazione guadagni;
  • indennità di disoccupazione;
  • indennità di mobilità;
  • contratti di solidarietà;
  • lavori socialmente utili con sussidio ASU da parte dell’INPS. In questo caso il riconoscimento dei contributi figurativi deve essere richiesto non dall’interessato ma dagli stessi Enti.

Per i dipendenti pubblici, poi, a domanda possono essere richiesti i contributi figurativi per:

  • congedo di maternità al di fuori del rapporto di lavoro;
  • aspettativa sindacale non retribuita;
  • aspettativa per cariche pubbliche elettive non retribuita.

In tutti gli altri casi per il dipendente della pubblica amministrazione il beneficio è riconosciuto d’ufficio.

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