Chi non desidera una casa che possa rispecchiare pienamente la propria personalità? Coloro che possiedono un animo artistico, vagabondo e romantico, non possono che cedere alla bellezza calda e accogliente di questo stile bohemien. Si tratta di design di interni che ricalca le soffitte parigine del secolo scorso, mettendo in scena una sorta di disordine studiato in modo maniacale. Anche perché il risultato finale non deve essere un’accozzaglia di cose esposte a caso, ma deve puntare a rendere l’atmosfera domestica assolutamente glamour. Ammiccando all’ormai annoso concetto del “logorato chic”. Dettagli di merletto, cuscini ricamati e altalene sospese in vimini al posto delle classiche sedute, sono i protagonisti assoluti. Per non parlare dei libri, dei dipinti, degli oggetti curiosi accumulati nel corso di numerosi viaggi.
In definitiva, questa scelta riguarda non solo mobili etnici per gli amanti dell’estetica Gipsy, ma qualcosa di ancor più profondo e radicato. Si tratta di uno stile emozionale e personalizzabile al massimo, soprattutto da chi è incline a conservare i ricordi. Certo, non è un’estetica adatta a chi ama soluzioni lineari e contemporanee, per quanto originali e curiose. Piuttosto, questo modo di decorare gli interni ammicca a pittori, scrittori, artisti e viaggiatori. Pur non sposando le sfumature a volte grevi del classico stile coloniale, esso ne riprende la spinta cosmopolita di base, per esprimerla con soluzioni al limite della scenografia. Eclettico, rilassato e accogliente, questo modo di arredare la casa continua ad affascinare per la sua informale eleganza. Un mix di materiali e fibre naturali, oltre a rinverdire costantemente la poetica del viaggiatore innamorato di ciò che è esotico, rende questo stile particolarmente sostenibile.
Non solo mobili etnici per gli amanti dell’estetica Gipsy che arredano la casa con questo stile glamour e chic
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Lo stile Boho ha così fatto irruzione nella lista dei feticci degli appassionati di interior design, conquistandosi anche spazi pubblici come quelli riservati alla ristorazione.
Boho è un termine che deriva dall’unione di due vocaboli inglesi, bohemien e homeless. Sono queste le contaminazioni principali che svelano le origini di questo modo di concepire la casa. Bohemien come i giovani artisti vagabondi in cerca di fortuna, ma ricchi di creatività, sentimenti e ideali. Homeless allude al fatto di non avere una dimora fissa e ammicca all’idea del nomade.
Lo stile che ne deriva si riferisce infatti ad una poetica romantica e anticonformista, ammansita da uno studio minuzioso dei dettagli. Quest’ultimo è il segreto per rendere l’idea di un disordine tormentato e vissuto, ed elevarlo contemporaneamente ai parametri visivi che generano la percezione dell’eleganza. Elementi orientaleggianti nelle tonalità dell’oro e dell’argento, come narghilè, specchi, teiere e vasi cesellati non possono mancare.
Anche i vecchi divani possono essere rinnovati con teli etnici colorati, così come con coperte orlate di merletti, e sovrabbondanza di cuscini. Via libera a morbidi tappeti e tendaggi, anche a doppio strato, scegliendo magari forti attriti cromatici. Le sedute sospese in rattan sono un must, ma le altalene di legno (se il soffitto le sostiene) lo sono ancora di più. Assicurarle a delle travi a vista sarebbe perfetto. Mobili in legno profumato e intarsiato come il sandalo, decorati tradizionalmente a seconda della provenienza, sono costosi ma trovano alternative economiche nella grande distribuzione.
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